THURSTON MOORE BAND: far convivere melodia e rumore (Recensione e scaletta)

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THURSTON MOORE BAND
1 aprile 2023
Circolo ARCI Bellezza
Milano

Recensione e foto di Giorgio Zito
Voto: 7,5

Un atteso tutto esaurito ha accolto Thurston Moore nella sala concerti dell’ARCI Bellezza di Milano per questa sua prima data italiana del nuovo tour con il Thurston Moore Group.

Niente Sonic Youth

Archiviata la storia dei Sonic Youth da ormai quindi anni, il repertorio della band di New York sembra ormai un lontano ricordo. Nella scaletta non c’è alcuna concessione al passato, nonostante le richieste del pubblico, e tutta la serata è incentrata sui suoi dischi solisti. Solo nove brani per quasi due ore di musica, con largo spazio alle improvvisazioni, e due cover molto apprezzate.

Gli assoli elettrici

La serata è aperta dal nuovo singolo “Hypnogram”, una ballata rock che rispecchia la classica scrittura dell’ex Sonic Youth, ma la parte preponderante del concerto è dedicata al disco “By The Fire”, con cinque brani estratti, tra cui spiccano la lunga e lisergica “Siren”, e la più dura “Cantaloupe”.

Thurston Moore

Brani dove le due chitarre si rilanciano gli assoli, a metà strada tra i Sonic Youth e il Neil Young più elettrico, lasciando ampio spazio alle improvvisazioni dei singoli componenti della band (Deb Googe dei My Bloody Valentine al basso, Jon Leidecker alle tastiere, Alex Ward alla chitarra e al clarinetto, Jem Doulton alla batteria).

Sorprendente

Il concerto è l’ennesima dimostrazione di come l’ex Sonic Youth sia in grado di far convivere melodia e rumore nel modo migliore possibile, riuscendo sempre a sorprendere anche quando ormai credi di poter intuire la sua prossima mossa. E sorprende davvero con l’omaggio a Lou Reed proponendo la sua “Temptation Inside Your Heart” (dal repertorio dei Velvet Underground), con una versione che dimostra come si possa rende rifare una canzone portandola nel presente ma senza snaturarla.

Un regalo al pubblico milanese

Chiude il concerto il brano più “vecchio” in scaletta, “Speak to the Wild” (dal disco del 2014), con una versione splendente dove ancora una volta Thurston Moore lancia la sua chitarra in una cavalcata elettrica. Il bis si apre con una vera sorpresa: sale sul palco il cantautore Seafoam Walls, che aveva aperto la serata con un breve set per voce e chitarra elettrica, per cantare “All Apologies” dei Nirvana, con Moore e la Googe a accompagnare tranquilli seduti sul palco, proponendone una versione molto aderente all’originale, presentata da Moore come un regalo esclusivo al pubblico milanese. Si chiude con l’esplosiva “Locomotives”, con il suo intersecarsi continuo di rumore e melodia. Forse Moore non ha più niente di nuovo da inventare, ma quello che propone sul palco ha ancora il sapore unico di un artista innovativo e geniale.

Thurston Moore

Scaletta:

Hypnogram
Hashish
Siren
Venus
Temptation Inside Your Heart (The Velvet Underground cover)
Cantaloupe
Speak to the Wild

Bis
All Apologies (Nirvana cover)
Locomotives

https://www.facebook.com/ThurstonMooreOfficial


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