PREMIO TENCO: tra nomi noti e nuovi talenti (Recensione)

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PREMIO TENCO
Edizione 2022
Rassegna della Canzone d’Autore
20-21-22/10/2022
Teatro Ariston
Sanremo

Recensione e foto di Giorgio Zito
Voto 8,0

Chiuse le polemiche delle passate edizioni, i soci del Club Tenco hanno festeggiato i 50 anni di vita del club con una rassegna piena di eventi collaterali, anche più interessanti delle serate vere e proprie al Teatro Ariston.

E’ il caso, per esempio, dei concerti pomeridiani all’Ex Chiesa di Santa Brigida. Qui abbiamo assistito al bellissimo omaggio a Piero Ciampi di Alessia Arena e Chiara Riondino, all’esibizione di Gualtiero Bertelli, che ha ripercorso con intelligenza e ironia il suo lungo percorso nella musica popolare e nella canzone d’autore, raccontando se stesso e nel contempo le trasformazioni di Venezia e della nostra società, e infine al concerto della rocker americana Eileen Rose, che ha omaggiato i tanti cantautori nordamericani che negli anni hanno ricevuto la Targa Tenco.

Molto interessante anche l’anticipazione della tre-giorni sanremese al Teatro del Casinò, un incontro pomeridiano dedicato al fondatore del club Amilcare Rambaldi dove la canzone italiana e quella catalana si sono incontrate, con traduzioni nelle due lingue di alcuni classici cantati da Morgan, Max Manfredi, Joan Isaac, Rusó Sala e Roger Mas.

Morgan Targa Tenco 2'022
Morgan al Tenco 2022

Ma il cuore della rassegna denominata Premio Tenco , arrivata quest’anno alla 45esima edizione, restano le tre serate al Teatro Ariston, che hanno visto quest’anno un sensibile aumento di pubblico, merito in parte di artisti di larga popolarità come Claudio Baglioni e Marracash.

Quello del rapper siculo milanese è uno dei momenti da ricordare di questa edizione. Arrivato all’Ariston per ricevere la Targa Tenco per il miglior disco dell’anno, Marracash ha dimostrato per l’ennesima volta, se ancora ce ne fosse bisogno, che il rap ha pieno titolo a stare su questo palco, e questo riconoscimento rappresenta il culmine di un percorso non solo suo ma anche dal rap italiano.

Marracash Foto Roberto Molteni Premio Tenco 2'022
Marracash al Premio Tenco. Foto Roberto Molteni

Tra le altre targhe, da segnalare il set dei napoletani ‘A67 (Targa per il disco in dialetto), una bellissima conferma per una band che sa stare a cavallo tra rap, funk e canzone d’autore, con bene in mente la lezione dello “zio” Pino Daniele.

Sicuramente da ricordare è il set di Giorgio Conte, aperto da una splendida versione di Le déserteur di Boris Vian, eseguita accompagnandosi solo con un piccolo carillon, proseguito con alcuni brani classici del suo repertorio, fatto di swing, ironia e intelligenza, e chiuso con una divertente versione di Non sono Maddalena.

Altro artista che ha conquistato il pubblico del Premio Tenco è Fabio Concato, coniugando il mondo del jazz a quello della canzone d’autore. Con alle spalle una lunghissima carriera live partita dalla gavetta nel mondo del locali milanesi, è per lui un attimo conquistarsi i favori dell’Ariston, scendendo in platea e cantando tra il pubblico. Un set splendido, il cui unico difetto è stata la brevità.

Fabio concato Premio Tenco 2022
Fabio Concato al Tenco

Intenso l’omaggio di Alice alla grande canzone d’autore, da Fossati a Dalla per chiudere con il Battiato di “Povera Patria”

Un plauso agli organizzatori del Tenco per aver invitato artisti che avrebbero meritato una targa, quali Olden, interprete di un set potente e tra i più belli della rassegna, con il suo splendido disco omaggio a Gianni Siviero, le coinvolgenti e bravissime Djelem Do Mar, rappresentanti di un progetto finalmente nuovo e originale che unisce lingue, musiche e culture differenti, e Pino Marino, autore di canzoni bellissime e di un intervento alto e politico, sul ruolo che dovrebbe avere oggi l’artista.

Tra i meriti del Tenco c’è sempre stato anche quello di far emergere i talenti nascosti, e diffondere in Italia la canzone d’autore di altri paesi: in questa 45esima edizione, tra i talenti nascosti la scelta è caduta su Erica Mou, che ha sorpreso e convinto, per capacità di scrittura e di interpretazione, quanti ancora non la conoscevano. Scommessa vinta anche con gli “stranieri”: il francese Bénabar, 25 anni di carriera ma quasi sconosciuto in Italia, che ha raccolto applausi convinti, e il rocker nord-americano Michael McDermott, uno dei migliori esponenti del genere, già ben conosciuto dalle nostre parti dagli appassionati di rock americano.

Resta da dire di Claudio Baglioni che, come prevedibile, ha diviso il pubblico: i fans si sono scatenati, mentre gli indifferenti sono rimasti indifferenti. Consapevole della situazione (parla del rapporto di rivalità tra festival di Sanremo, che ha ben conosciuto, e il Club Tenco, come di Sparta e Atene), il cantautore romano ha proposto un set particolare, solo piano e voce, scegliendo una scaletta accorta, con brani più intimi, alcuni, in questa versione, anche convincenti (I vecchi), andando a scavare nel passato, lasciando i grandi successi popolari in un unico medley finale.


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