GINEVRA DI MARCO e CRISTINA DONA due donne, due amiche, un concerto affascinante. Recensione

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DI MARCO e DONA’ live tra amiche

GINEVRA DI MARCO e CRISTINA DONA’
16 Luglio 2019
Castello Sforzesco
Milano

Voto 8
Di Luca Trambusti

DI MARCO e DONA’ live tra amiche
Ginevra Di Marco e Cristina Donà hanno un lungo e profondo rapporto di amicizia. La lombarda restò affascinata dalla toscana quando quest’ultima, giovanissima, muoveva i primi passi come voce femminile dei CSI. Il suo apporto per “Ko De Mondo” (1993) fu fondamentale e da lì nacque la sua carriera artistica che si spostò poi verso la musica popolare prevalentemente come interprete. Negli stessi anni Cristina stava preparando il terreno per il suo esordio discografico da cantautrice (con la perla “Tregua” 1997).

L’amicizia sul palco

Nelle reciproche carriere spesso le due si sono incontrate sulle assi di un palco, ma mai, sino a fine giugno 19, avevano registrato qualcosa insieme. Così a seguito dell’uscita dell’omonimo e bell’album (realizzato con il crowfounding) composto da tre inediti e cinque cover, le due partono insieme per una manciata di date che le vedrà impegnate nell’estate. Alla base di tutto questo progetto c’è dunque un profondo rapporto di amicizia che si vede e si respira mentre le due sono in scena.

Due voci

 La Donà e Di Marco hanno due voci dissimili, belle, pur nelle differenze, che riescono a convivere nei momenti comuni, mentre le singole peculiarità si esaltano nei momenti di “solitudine”. Più delicata e raffinata anche quando vira al rock quella di Cristina, più potente e popolare quella di Ginevra, tuttavia tutto funziona, tutto è nel giusto equilibrio e gli intrecci sono vincenti.

Tutto da gustare

DI MARCO e DONA’ live tra amiche
Ciò detto, le due artiste mettono in scena un concerto di grande qualità, da ascoltare in silenzio (e così è stato), di cui gustare ogni respiro, ogni sfumatura, ogni singola parola. E’ una di quelle situazioni in cui il connubio musica testi è essenziale ed anima stessa dello spettacolo. Ma non è, allo stesso tempo, un concerto serioso o “deprimente” anzi, è vitale ed accattivante. Cristina Donà porta in scena tutta la sua verve, la sua divertente ironia, ben assecondata da Ginevra che conquista con la sua personalità ed il suo approccio alla scena. Ma la simbiosi, l’intesa e la complicità delle due è, dal punto di vista spettacolare ed artistico, la chiave vincente.

Tra presente e cover

Nell’esecuzione delle canzoni Cristina e Ginevra si alternano nelle strofe, duettano sui ritornelli, eseguono in solitudine i propri brani che compongono la scaletta o se li scambiano. Le composizioni scelte sono tutte quelle del loro comune disco, a cui se ne aggiungono alcune del singolo repertorio e due ulteriori cover extra disco scelte tra il songbook dei CSI (“Del Mondo”) e dei CCCP (“Amandomi”), entrambe assai apprezzate dal pubblico che le canta con grande trasporto (da notare in platea la preminente presenza femminile).

L’inizio vede in scena, per i primi due brani, la coppia protagonista, con la Donà che accompagna con la chitarra acustica, poi entra il gruppo (quello del disco formato da musicisti più fidati di ognuna delle due). L’inizio è dunque intimo, minimale, tutto affidato alle voci delle artiste. Il concerto è così un costante e continuo crescendo, che sfocia nei due brani finali da tiro rock, prima di rientrare in scena per i bis con un paio di intensi brani dedicati alla maternità estratti dal loro album (“Perpendicolare” e “J”).

Le due si alternano anche nell’introdurre i brani originali del comune disco spiegandoli con siparietti divertenti. Lo svolgimento arriva a conclusione, mentre la luna piena segnata dall’eclissi totale si mostra attesa sopra le mura del castello, con un classico della musica popolare, quella famosa “Todo Cambia” firmata da Mercedes Sosa (di cui Ginevra rilesse alcune composizioni in un disco dedicato alla compositrice argentina) e che il pubblico, coinvolto, canta in “autonomia” invitato dalle due artiste, che a loro volta lasciano il microfono unendosi al cantato dei presenti. Un momento liberatorio e di speranza come lo introducono Cristina e Ginevra.

Questo il tour:

28 giugno Genova (Lilith Festival – Giardini Luzzati)
3 luglio Firenze (72°estate Fiesolana – Anfiteatro Romano di Fiesole)
12 luglio Valdagno (Vi) (Festival Femminile Singolare – Parco La Favorita)
13 luglio Bologna (Botanique – Giardini Via Filippo Re)
15 luglio Torino (Todays Festival- Conservatorio Giuseppe Verdi)
16 luglio Milano (Estate Sforzesca – Castello Sforzesco)
20 luglio Rovigo (Tra ville e Giardini Festival)
21 luglio Carpi (Mo) (Festival Mundus – Piazzale Re Astolfo )
7 agosto Assisi (Pg) (Riverock Festival – Lyrick Summer Arena)
23 agosto Roma (‘Na cosetta Festival- Via Mandrione 63


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