LO STATO SOCIALE: Che la festa sia con noi! Recensione live concerto Milano

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LO STATO SOCIALE
Un bel concerto da mitomani!
23 aprile 2017
Mediolanum Forum
Milano

Voto: 7,5
Di Luca Trambusti

Per diversi motivi la band bolognese Lo Statuto Sociale è fenomeno musicale del momento. Innanzitutto perché sono la dimostrazione pratica di come un successo di pubblico possa crescere e divenire consistente in maniera del tutto autonoma, spontanea, dal basso senza l’ausilio dei “consueti” canoni e canali promozionali. Per loro niente Tv, radio, case discografiche che “pompano” ma solo la rete, la propria comunicativa ed empatia con il pubblico ed un’incessante attività live per passare dai concerti per pochi amici (come la loro prima e sinora unica esperienza estera a…… San Marino di fronte ad una trentina di persone, come ricordano dal palco) ed arrivare alla loro prima volta al Forum di Milano (non sold out ma sicuramente ben affollato, con particolare attenzione sempre anche alla politica dei prezzi dei biglietti). Si poteva pensare ad un azzardo ma in realtà non è stato tale.

Gli Stato Sociale fanno Lo Stato Sociale

Dal palco gli Stato Sociale hanno fatto gli Stato Sociale. Quello che hanno messo in scena è un concerto che vive di tanti elementi, tutti quelli che contraddistinguono la band bolognese la cui personalità sta nell’averne una multiforme. Un mix di stili, influenze ed elementi “culturali” che spesso sono uno l’opposto dell’altro (strizzando anche l’occhio ad una buona dose di ruffianeria). Un insieme aggregato (e non anarchico) che come un mosaico compone un disegno in realtà ben definito. Un viaggio in cui si va dal comizio politico per ritrovarsi al Villaggio Vacanze, passando per l’immancabile Karaoke.

Divertimento

La parola d’ordine della performance live de Lo Stato Sociale pare essere “divertimento”; più che un concerto una festa e come in tutte le feste riuscite la “leggerezza” è d’obbligo. I party (non quelli snob) sono momenti in cui si vivono situazioni differenti: c’è chi parla di cose impegnate, chi di cose leggere, chi ride, chi fa casino ed il Dj assembla una colonna sonora varia che non chiede una particolare attenzione all’ascolto quanto una voglia di condivisione e di partecipazione.

Ecco, così è il concerto de Lo Stato Sociale, leggerezza, divertimento, ironia, un po’ di impegno ma sopratutto voglia di condividere lo stare insieme. Spiegati allora i ritornelloni facili facili, immediati da cantare insieme anche se sono solo un semplice “La La La”.

Poi c’è l’impegno

Poi c’è l’impegno, l’evidente schierarsi politico dichiarandosi apertamente una band antifascista, antimilitarista ed un’altra lunga serie di (benvenuti e condivisi dalla platea) “anti” ma sopratutto una battaglia quasi personale contro Salvini e la Lega. Si scagliano pure contro la politica in genere ed i partiti tutti: dal PD al M5S (sebbene ad un certo punto il cantante “navighi” sulle braccia della gente a bordo di un canotto ricordando così il Beppe Grillo proprio di Bologna).

Insomma Lo Stato Sociale è evidentemente figlio della sua generazione, ne rappresenta (in senso positivo) un lo smarrimento, la rabbia sopita, la mancanza di certezza, l’assenza di una certa “quadratezza” ed unicità di visione. Ma sopratutto condivide e soddisfa la voglia di aggregazione, di comunione che si esplicita attraverso il concerto (che è ben altro rispetto al disco).

Non mancano tuttavia momenti meno elevati dal punto di vista qualitativo, che a volte diventano un po’ ripetitivi. Le ritmiche, i suoni e le strutture quando si va (spesso) verso il pop si fanno un po’ simili a se stesse. I brani vivono tutti di una grande verbosità, con uno stile “mutuato” dal rap, l’uso dell’elettronica e dei sint è massiccio ed i suoni sono molto anni ’80. Ma questi sono gli elementi della band, il loro recupero di cose già sentite e diverse scomposte e riassemblate con una loro logica tutta personale sino a diventare stilisticamente nuove. Si passa con facilità dal (synto)pop alla dance incrociando rock (anche duro), reggae e accarezzando lievemente pure il liscio. Il tutto cantato, ballato e condiviso con e da il loro amatissimo pubblico (anagraficamente molto giovane). Contiene tracce di Vasco Rossi, CCCP, Rino Gaetano, ma sopratutto di quella generazione recente che usa “recitare” su basi musicali (tipo gli Offlaga Disco Pax ed ancor prima i Massimo Volume, guarda caso tutti emiliani/bolognesi).

Partecipazione e politica

Dunque all’insegna del divertimento (non “decelebrato”), della partecipazione ma anche dell’impegno socio politico e della protesta Lo Stato Sociale, rischiando da mitomani, ha portato a casa una bella vittoria al Forum di Milano conquistandosi il primo posto in classifica.


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