NICCOLO’ FABI: un concerto da standing ovation. Recensione

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NICCOLO’ FABI Recensione Milano
Una Somma Di Piccole Cose Tour
23 Maggio 2016
Milano Auditorium

Voto: 9
Di Luca Trambusti

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Ad un bellissimo disco come “Una Somma di Piccole Cose” non poteva che seguire un altrettanto importante e bel tour e che arriva dopo la bellissima e formativa esperienza del progetto (live e disco) con gli amici di sempre Silvestri/Gazzè. Il tutto a conferma del fatto che Fabi sta attraversando un momento di particolare grazia artistica. Quello che propone il cantautore romano è un concerto apparentemente semplice ma che in realtà è composito, ricco di emozioni e di sfumature, che cattura l’ascoltatore portandolo in un mondo “alternativo” ma assai diretto. La ricchezza delle composizioni si autoalimenta con degli ottimi arrangiamenti, perfettamente in linea con il “mood” poetico che Fabi persegue. A dargli una mano in questa composizione sonora ci sono degli ottimi musicisti che non sono dei semplici interpreti, turnisti, “prezzolati” ma entrano nelle canzoni, nel suono e lo fanno in punta di piedi ma con con grande autorevolezza. Le chitarre (che in alcuni momenti sono addirittura 4), s’intrecciano con basi e ritmi elettronici, mentre la batteria è pulsante anche su parti ritmiche a tratti molto impegnative.

Per il primo dei due sold out milanesi si è unito alla formazione anche il cantautore piemontese Alberto Bianco che ha suonato la chitarra, le percussioni elettroniche e nei bis ha presentato una sua composizione. (il concerto milanese è stato aperto a sorpresa da un’ottima quanto breve e divertente performance di Fraser Anderson). Lo spettacolo inizia con le tracce dell’ultimo album: delle nove canzoni ne vengono presentate in totale 7, sei ad inizio show mentre ad uno dei pezzi più forti dell’album “Vince Chi Molla” è riservato il compito di aprire i bis con una emozionate versione (come quella su disco peraltro) voce e piano. Dunque il concerto di questo “ Una Somma Di Piccole Cose Tour” inizia in maniera delicata, così come l’album. Per l’occasione le versioni sono ovviamente più “piene”, un po’ più ricche e meno minimali del disco ma riescono ugualmente a conservare le emozioni e l’atmosfera che la registrazione regala. In questo cammino dal disco al live Fabi può contare anche sull’impianto scenico con un fondale fatto da una tenda arricciata e degli ottimi colori delle luci che la illuminano. Colpiscono anche le armonizzazioni vocali che il gruppo costruisce su un tappeto sonoro delicato ed esaltante. Un ottimo inizio che preclude ad un crescendo che coinvolge il pubblico quando Fabi presenta i suoi migliori successi e brani più noti.

Niccolò Fabi Scaletta

Spettacolo nello spettacolo è l’affetto che la platea (e la galleria) riversano nei confronti del cantautore romano con “effetto Karaoke”, applausi a scena aperta e ripetute standing ovation. Da parte sua l’artista riconosce proprio questa vicinanza come uno dei migliori risultati del tour anche se è solo nella sua fase iniziale. Milano, dopo Assisi e Roma (con due date) è la terza città toccata e già si nota lo stile e la qualità dello spettacolo e la risposta del pubblico. Un concerto intenso che cresce in emozione ed in spinta sonora arrivando a sfiorare il rock d’autore. Una dimostrazione di quale sia la maturità raggiunta da Niccolò e quale sia il suo radicamento presso il pubblico. Un concerto “pieno”, ricco, vario, elegante ma sopratutto emozionante e coinvolgente.

Da non mancare.


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