IGGY POP: sempre l’anima più vera del rock (Recensione e scaletta)

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IGGY POP
and The Free Band with Mantova Chamber Orchestra
30 agosto 2022
Esedra di Palazzo Te
Mantova

Recensione e foto: Giorgio Zito
Voto: 8

Alla fine James Newell Osterberg Jr, in arte Iggy Pop, è arrivato a Mantova. Dopo il rinvio del concerto di luglio e gli allerta meteo della protezione civile per la sera del 30 agosto, il 75enne rocker americano è riuscito a portare a temine il concerto, in una serata illuminata da fulmini alti nel cielo, ma senza neanche una goccia di pioggia sul suolo.

La data di Mantova era la più particolare del tour europeo, essendo accompagnato, oltre che dalla sua Free Band, anche dalla Mantova Chamber Orchestra, diretta da Enrico Gabrielli, che ne ha curato anche gli arrangiamenti.

iggy Pop Live Mantova

Nella bell’esedra dello splendido Palazzo Te, l’atmosfera entrando è quella di un evento importante e “serio”, quasi da teatro, con i posti degli orchestrali sul palco, e in platea posti a sedere suddivisi in settori, alcuni pagati profumatamente, anche se tra il pubblico l’abbigliamento da “rockers” è largamente predominante. Ma i suddetti posti a sedere durano pochissimo: basta solo l’ingresso di Iggy Pop sul palco, senza neanche che incominci a cantare. Si avvicina al microfono e fa cenno con le mani al pubblico di avvicinarsi: i tre poveri addetti alla sicurezza non possono niente contro un migliaio di persone che si buttano sotto il palco, e l’atmosfera cambia immediatamente: ora siamo in un club rock, e Five Foot One è il brano scelto per iniziare con la giusta carica.

Iggy non si risparmia, anche se non può, e probabilmente non vuole, nascondere il passare degli anni: la camminata zoppicante e il fisico che cede sono mostrati davanti a tutti, senza nascondere niente, affrontando ancora una volta il pubblico a torso nudo. Il raffronto con i suoi tanti concerti italiani visti in passato da questo punto di vista è impietoso, come però è altrettanto innegabile il permanere della sua grande carica, e la sua capacità di travolgere il pubblico.

Grazie anche a una manciata di canzoni che hanno fatto la storia del rock, accolte sempre con ovazioni del pubblico, che si chiamano “The Passenger”, “Lust for Life” e “I Wanna Be Your Dog”.

In mezzo ci sono momenti in cui le atmosfere si fanno più scure (“Loves Missing”, “Mass Production”) e altri più rilassati, in cui Iggy tira fuori il suo lato da crooner (“Page”, “Glow in the Dark”, “Sonali”). Qui l’orchestra diretta da Enrico Gabrielli, vanto della musica italiana, riesce a interagire ottimamente con l’eclettica Free Band di Iggy Pop, che in altri momenti invece sovrasta per volume di suono gli archi dell’orchestra.

Sulla coda strumentale di “I Wanna Be Your Dog”, Iggy Pop ringrazia con elogi convinti l’orchestra e il direttore, e annunciando che adesso avremmo ascoltato un po’ di Detroit Sound inizia quello che potrebbe essere un secondo set o forse più propriamente il bis. Quattro brani in sequenza ancora dal repertorio degli Stooges che mandano il pubblico in delirio, chiudendo con “Search and Destroy”. Quindi, dopo aver di nuovo abbracciato e ringraziato Gabrielli e gli orchestrali, che hanno assistito a quest’ultima parte di concerto senza suonare, saluta il pubblico e lascia il palco.

Quello che si è visto stasera è stato un Iggy Pop sempre sorridente, che stringe mani e manda baci al pubblico, lontano da una certa immagine dura del passato, ma che è ancora in grado di rappresentare l’anima più vera del rock.

Iggy Pop Live Mantova

Scaletta:

Instrumental
Five Foot One
Loves Missing
Sonali
The Passenger
James Bond
Dirty Sanchez
Lust for Life
The Endless Sea
Sister Midnight
Mass Production
Free
Gimme Danger
I’m Sick of You
Instrumental
Page
Nightclubbing
Glow in the Dark
I Wanna Be Your Dog
T.V. Eye
Death Trip
Down on the Street
Search and Destroy

IGGY POP Web

https://iggypop.com/


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