MUSICA NUDA: tutto si distrugge e tutto si ricrea (Recensione concerto)
MUSICA NUDA
10 ottobre 2021
Teatro Franco Parenti
Milano
Recensione di Luca Trambusti
Voto: 7,5
Dopo i rinvii di questa estate il duo Musica Nuda (Petra Magoni voce… e che voce e Ferruccio Spinetti contrabbasso) riescono ad esibirsi a Milano, come ultima data italiana di un tour estivo con propaggini autunnali, che si concluderà con due date estere (Francia e Dubai).
Nuda è sicuramente un aggettivo che ben si adatta al contesto musicale in cui si muovono i due artisti. È nuda nella sua struttura musicale ma è riccamente vestita con le tessiture vocali di Petra Magoni che s’intreccino con l’essenzialità del suono del contrabbasso.
Voce/contrabbasso possono sembrare una forzatura ma nel contesto del concerto non paiono tali. Se la protagonista in primo piano è la voce della Magoni il contrabbasso non svolge un ruolo di mero accompagnatore o sottofondo ma ricopre un compito primario, che gioca tra melodie e armonie. Anche quando Spinetti (per un problema fisico) sostituisce il suo strumento con una chitarra ci si accorge che, pur nella differenza sonora e timbrica, il ruolo musicale dell’accompagnamento è identico.
![Musica Nuda Live Milano 10 10 21](https://www.musicadalpalco.com/wp-content/uploads/2021/10/Musica-nuda-live-Milano0001.jpg)
Musica Nuda si “diverte” a distruggere e ricostruire con un’abilità incredibile viaggiando da Monteverdi, Bach e Puccini a Battisti passando per i Beatles e i cantautori, rileggendo le composizioni con quella cifra stilistica che accompagna e caratterizza i due artisti. Un’opera di demolizione e ricostruzione, dove però tutto si tiene, degna di architetti e ingegneri di alto livello (a voi la scelta di chi sia l’architetto e chi l’ingegnere). Oltre a rileggere l’altrui repertorio (che diventa il loro) i due propongono anche brani propri (uno di Spinetti e un testo di Magoni) oltre che un “solo” di contrabbasso.
Durante lo show la scena e le orecchie sono riempite sicuramente dalla performance di Petra Magoni, con la sua estensione vocale pazzesca e la capacità di modulare il propiro “strumento” passando da alti e bassi, da parole a suoni. Sì perché la cantante toscana usa la voce come fosse uno strumento cercando il suono in quanto tale o all’interno della parola, spingendosi sino a una ricerca sonora quasi sperimentale, estrema. Al netto di questi episodi le riletture sono molto particolari e affascinanti.
La presenza scenica di Petra riempie ogni spazio, il palco è infatti spoglio, anch’esso nudo senza nessuna concessione teatrale, a quelle ci pensa Magoni. In tutto questo però Spinetti non svolge un ruolo secondario, ma è l’elemento, la colonna portante su cui la cantante può aggrapparsi ed esprimersi come meglio crede, certa di questa solidità strumentale.
![Musica Nuda Live Milano 10 10 21](https://www.musicadalpalco.com/wp-content/uploads/2021/10/Musica-nuda-live-Milano0002.jpg)
Apparentemente dunque la proposta dei Musica Nuda (11 dischi all’attivo di cui tre live) può sembrare ostica, ma in realtà non è così. Anche nei momenti più difficili il pubblico apprezza e lo dimostra non solo con gli applausi ma anche con i commenti in platea. Certo il loro è un pubblico raffinato (non giovane), desideroso di una proposta artistica alta e lontana dai clamori mediatici. L’apprezzamento lo si percepisce anche dal fatto che sono stati richiamati in scena per ben due volte, con applausi e richieste a gran voce.
Tra le curiosità una versione dell’”Aria sulla quarta corda” di Bach (la sigla di Quark per intenderci) con un testo inedito e originale che Al Jarreau ha donato loro.
Quello del duo Magoni/Spinetti è un concerto del tutto particolare, dove l’essenzialità e la sostanza si uniscono creando un bel connubio su cui svetta la voce di Petra che con le sue capriole, i suoi momenti estremi, come quelli più pop, sa affascinare e stupire e non lascia mai indifferenti.