GEMITAIZ: ospite del #MARTINILIVEBAR in Terrazza Martini, con sorprese vecchie e nuove e nell’attesa di tornare ai grandi live. (Intervista)

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GEMITAIZ
#MARTINILIVEBAR
Giovedì 27 maggio 2021
Terrazza Martini
Milano
Live Streaming ore 19,30

Intervista di Luca Trambusti

Sarà il rapper romano Gemitaiz l’ospite del quinto appuntamento del #MARTINILIVEBARil concerto aperitivo che si svolgerà (senza pubblico) nella bellissima cornice della Terrazza Martini di Milano, spazio che, partendo dalle guglie del Duomo, domina l’intera città con una vista emozionante.

Terrazza Martini

L’esibizione, come successo per quelle che l’hanno preceduta, sarà trasmesso in diretta sui canali social di Martini e dell’artista; su questi ultimi la registrazione resterà disponibile anche nei giorni successivi.

Lo scopo dell’evento è, come dichiarano dalla Martini, quello di portare musica e aperitivo a casa della gente. Per questo quinto appuntamento (l’iniziativa è partita a settembre con i Coma_Cose ed ha cadenza bimestrale) il brand del beverage sperava di poter accogliere un limitato numero di ospiti in Terrazza. Purtroppo le attuali norme anti covid non lo consentono ancora, per cui anche questa volta l’esibizione sarà esclusivamente on line.

Abbiamo incontrato il rapper romano Gemitaiz per parlare dell’evento e della sua attività live e non solo

Gemitaiz, torni sul palco con un evento particolare. Cosa dobbiamo aspettarci?
Sinora mi è capitato di fare brevi esibizioni live di una sola canzone, come al Music Award all’Arena. Volevo però tornare con qualcosa di più sostanzioso. Mi hanno offerto altre partecipazioni ma questa mi è sembrata quella che mi permettesse di fare qualcosa di più corposo e bello. Soprattutto ho avuto più tempo per mettere in piedi una band e non esibirmi solo con il DJ. In circa un mese abbiamo riarrangiato dei brani per fare una bella scaletta originale. Quelli della band sono amici, ci conosciamo da tempo, abbiamo già suonato insieme e siamo sulla stessa linea d’onda.

Ma quale sarà la formazione che ti accompagna?
Sarò con Danilo Menna alla batteria, Gerva ai fiati, Mixer T alle tastiere, Andrea Colicchia al basso e contrabasso e Frenetik alla drum machine.

Che scaletta proponi?
Non voglio spoilerare nulla. Dico solo che ci saranno tracce dall’ultimo mixtape e brani dai dischi più vecchi. Ci saranno parecchie sorprese, un paio forse meno sorprendenti, altre assolutamente inaspettate.

Ti è riconosciuta una grande coerenza nel tuo essere artista. Cosa significa per te?
La coerenza è fare esattamente quello che vuoi fare nel momento in cui andrebbe fatto. Ad esempio non ha senso parlare di macchine e soldi a 17 anni, quando hai la cameretta con i tuoi genitori, né, all’opposto, fare il sofferente quando non è vero. L’importante è rappresentare se stessi. Anche dal vivo, ora è il momento della band e non solo del dj come quando hai 20 21 anni. L’importante è capire e rendersi conto di chi sei, perché costruire un personaggio va a discapito dell’artista.

Il mercato discografico è saturo senza dubbio. Tu cosa ti senti di consigliare a un ragazzo che vuole fare rap?
Il mercato è sicuramente saturo, come mai in passato. Oggi è più facile fare ascoltare la tua musica a chiunque. Io ho iniziato nel 2002 senza YouTube, poi è arrivato My Space. Ora invece ovunque nel mondo posso far sentire le mie cose a chiunque, anche improvvisamene, senza avere dischi o supporti fisici. Tutto è facilmente fruibile per tutti, per cui molti ci provano anche se non hanno interesse nella musica. Comunque dico: meglio un mercato saturo che uno monotono. Il consiglio che mi sento di dare è di non copiare, ma prendere ispirazione che è fondamentale. Occorre assimilare e poi, con originalità e personalità, generare cose tue. Direi anche di non dare retta ai manager che ti dicono di fare un tot di canzoni altrimenti sei troppo ascoltato. Io ho sempre fatto tanto senza essermi limitato, sin da ragazzino. E poi per un rapper mai andare ad Amici o Xfactor. Il rap si fa in strada con la gente che ascolta il rap, non in tv davanti a Mara Majonchi, che è brava in tante cose, ma non conosce il rap e non sa giudicare. Il miglior giudice è un ragazzino di 16 anni che lo ascolta e sa cos’è il rap.

Palazzo Martini

Secondo te Gemitaiz, orneremo alla mischia e alla calca dei concerti come in passato?
Mi auguro di sì, magari, visto che sono in generale pessimista, penso che lo faremo nell’inverno del 2022 ma sicuramente si ricomincerà. Lo dimostrano alcuni “esperimenti” ed eventi fatti all’estero. Spero di fare i concerti, ma anche di andare a vederli visto che mi piace e capita spesso.

A proposito, tu hai un tour in sospeso. Cosa ne sarà e quanto soffri per questa assenza?
Mi sento sospeso ed è brutto stare fermi, è come una sofferenza. Però non tendo mai a lamentarmie penso ai miei amici che fanno lavori “normali” e non hanno le mie disponibilità economiche e psicologiche. Per loro è una vera sofferenza. Io non mi lamento certo: i miei concerti sono sempre pieni. Mi mancano i palazzetti che verranno recuperati appena ci sarà modo. Le date estive sono saltate ma ce ne saranno altre. Vorrei dire di stare tranquilli perché recupereremo tutto.

Cosa significa per te stare sul palco?
Stare sul palco è una delle cose più belle che mi succede nella vita, ma salirci è un’altra cosa. Prima di arrivarci mi sento un po’ come quando ti vedi con persona che ti piace, ma non vi conoscete. Sei a disagio, pensi di aver sbagliato a incontrarvi. Poi arriva il momento in cui accade e tutto questo non c’è più e vivi intensamente. Ecco il palco è così. Il giorno che suoniamo sono in paranoia, per la voce, per la paura di dimenticare i testi e tante altre piccole cose. Il concerto è la prova finale che si ripete tutte le volte. È come per il calciatore in campo. Non sai mai se sarà la tua partita più bella o la più brutta, ci sono tante variabili e paure. Ma poi c’è la bellezza di quando viene bene.

Hai nuovi progetti discografici per quest’anno?
No, non è previsto nessun nuovo disco. È uscito un mixtape, ho fatto una decina di featuring e altri sono in uscita, d’altronde non mi faccio problemi se qualcuno mi chiede di fare canzone, anzi ne sono contento. No, non ho in programma nuovi progetti solisti.

Gemitaiz live in streaming da Terrazza Martini Milano 27 maggio 2021 ore 19,30


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