ROBERT PLANT uno dei grandi del rock meglio invecchiato Recensione concerto e scaletta live Lucca
ROBERT PLANT
SAVING GRACE
FeatSUZI DIAN
Recensione concerto e scaletta live
Lucca Summer Festival
13 luglio 2025
Lucca
Recensione di Giorgio Zito
Guarda qui photogallery della serata
ROBERT PLANTtorna in Italia per una sola data, al Lucca Summer Festival, con la sua band SAVING GRACE e l’ottima SUZI DIAN, sempre più co-protagonista dello show e non più solo ottima spalla del leader.
Robert Plant e Suzie Dian rinnovano la collaborazione
Il tour è lo stesso che sta girando più o meno immutato da un paio di anni e poche sono le differenze con la data milanese del 2023 (Leggi qui la recensionee scaletta). Una scaletta costituita quasi interamente da cover, alla riscoperta di brani del passato, tra folk, blues e tradizionali, con una band (Oli Jefferson percussioni, Tony Kelsey mandolino, baritono e chitarre acustiche e Matt Worley banjo, chitarre acustiche e baritono, cuatro) che viaggia elegantemente tra sonorità acustiche ed elettriche, miscelando occidente e mediterraneo.
Ci sono anche i Led Zeppelin
Si riduce ulteriormente lo spazio dedicato al passato dei Led Zeppelin, relegati ad una peraltro splendida “Ramble On” a inizio serata, alla chiusura emozionante con “Friends”, eseguita con l’accompagnamento alla fisarmonica della Dian e al bis della bellissima “The Rain Song”, in cui dà sfoggio della sua ancora potente voce, divertendosi a citare i Led Zep ma lasciando ancora i fans a bocca asciutta, chiudendo con il traditional “Gallows Pole”.
Scelta coraggiosa quella di non dare al pubblico ciò che vorrebbe, ma presa a ragion veduta, che in definitiva si rivela una scelta vincente. Il progetto Saving Grace nasce proprio con questo intento, omaggiare grandi autori del passato, e far conoscere brani blues e tradizionali a cui Plant ha sempre attinto durante la sua carriera.
Cover e originali tra blues e folk
Ecco quindi la bella versione dalle tinte elettriche di “The Cuckoo” e il blues lento “Soul of a Man” per il quale si esibisce all’armonica, passando poi al basso per “It Don’t Bother Me”, cantata da Suzi Dian. Bellissima la versione acustica della zeppeliniana “Four Sticks”, ma è solo uno sprazzo del passato, poi si torna alle cover con il classico blues “In My Time of Dying,” una versione a due voci di “Everybody’s Song”, e la bellissima “As I Roved Out”, che Plant e Dian cantano insieme, guardandosi e unendo le due voci come fossero una sola. Bellissima anche la cover della younghiana “For the Turnstiles”, cantata ancora dalla Dian, con Plant a fare la seconda voce, sottolineando ancora che Saving Grace non è il suo progetto solista ma, come dice a inizio concerto, “we are a new group”.
L’anti rockstar
Sono 90 minuti scarsi di concerto emozionante e senza sbavature, in cui si passa dal blues al folk, dal rock degli Zeppelin rivisitati ai suoni del mediterraneo che fanno capolino in più di un’occasione, come nella sua “Down To The Sea” e nella conclusiva “GallowsPole”, con la fisarmonica e il banjo a guidare il brano. Colpisce ancora una volta, oltre alla voce sempre limpida e potente, il non atteggiarsi a rockstar di Robert Plant, capace di scherzare con autoironia sul suo passato e di non prendersi troppo sul serio, cosa che lo rende senza dubbio uno dei grandi del rock meglio invecchiati e che gli evita di diventare una semplice parodia di sé stesso. Davvero bravo anche in questo.
Scaletta:
The Cuckoo (traditional cover)
Ramble On (Led Zeppelin cover)
Down to the Sea (Robert Plant song)
Soul of a Man (traditional cover)
It Don’t Bother Me (Bert Jansch cover)
Four Sticks (Led Zeppelin cover)
In My Time of Dying (Blind Willie Johnson cover)
Everybody’s Song (Low cover)
As I Roved Out (traditional cover)
For the Turnstiles (Neil Young cover)
Friends (Led Zeppelin cover)
Bis:
The Rain Song (Led Zeppelin cover)
Gallows Pole (traditional cover)
ROBERT PLANT Recensione concerto e scaletta live Lucca

