NEK: ha registrato un vero live per presentare il nuovo disco. Disponibile prima in radio ed in streaming e poi su YouTube. Intervista

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NEK
29 Maggio 2020
RTL 102,5
Ore 21,00
Live di presentazione del nuovo disco

Intervista di Luca Trambusti

Quella di Nek è una sfida, una positiva sfida, che lo vede ripartire da dove tutto è cominciato. Il 29 maggio esce ““Il Mio Gioco Preferito – Parte Seconda” che a distanza di un anno segue l’omonimo volume 1. Per presentare questo nuovo album (10 brani scritti prima e durante la quarantena) il cantautore di Sassuolo ha deciso di fare un live, registrato nel Piazzale della Rosa nella sua città.

Nek

Il concerto, rigorosamente a porte chiuse e con tutti i crismi della sicurezza, verrà trasmesso dalle 0re 21,00 il 29 Maggio, giorno dell’uscita del disco, in anteprima radiotelevisiva da RTL 102,5 e in streaming sul sito della radio (www.rtl.it). A seguire sarà fruibile anche su Youtube.

Sarà un concerto vero e proprio, con la band di Nek, durante il quale saranno presentate le canzoni del disco e alcuni dei classici del repertorio di Filippo.

Questa la tracklist dell’album, prodotto da Nek insieme a Luca Chiaravalli, Gianluigi Fazio, Float e Emiliano Fantuzzi: “Perdonare”, “Ssshh!!!”, “Imperfetta Così”, “Una Canzone Senza Nome”, “E Sarà Bellissimo”, “Amarsi Piano”, “Le Montagne”, “A Mani Nude”, “Allora Sì”, “E Da Qui (Family Version)”.

Nek Live

Nonostante i concerti siano fermi tu hai deciso di presentare il disco con un live. Com’è stato?
Erano anni che non lo facevo più di presentare live un disco nuovo e mi sembrava la soluzione migliore. Era una situazione interessante e surreale perché mancava pubblico che fa il 66 % del concerto.
E’ stata anche l’occasione per poter far lavorare i tecnici che di solito mi accompagnano in tour. Per loro è stato un periodo bruttissimo.

Cosa succederà ai live?
Non so cosa succederà, ce lo stiamo chiedendo tutti mentre ipotizziamo e lavoriamo per capire cosa e come fare. In questo momento il nodo cruciale è il divieto di assembramento che vincola la nostra libertà. Stiamo tutti navigando a vista con un visione del futuro molto incerta. Ripartire con i live non è una decisione da prendere singolarmente, non dipende dall’artista ma si gestisce tutto in accordo con persone che collaborano. Poi con i concerti europei aumenta la complessità. Il problema più grosso però non riguarda solo gli artisti ma tutti coloro che lavorano intorno al concerto, dall’agenzia ai tecnici. Certo, il Governo avrebbe potuto fare qualcosa di più per lo spettacolo.

Tu come vivi questa assenza?
Io non ci sto più dentro a non stare sul palco. Però voglio vedere le cose che si possono fare come un’opportunità.

Tipo la proposta dei concerti “drive in”?
Se fosse l’unica soluzione andrebbe bene ma la trovo difficilmente praticabile.

Nek

Alcuni tuoi colleghi recentemente hanno detto che sono disposti a provare a fare i concerti alle condizioni vigenti, anche riducendosi i cachet. Tu sei d’accordo?
Si, sono disposto per i live a costruire, a trovare soluzioni diverse, vanno cercate le soluzioni migliori. Soprattutto il pubblico deve poter assistere a a qualcosa di idoneo e chi genera l’evento, inclusi i tecnici, deve avere un’opportunità. Quindi la modalità restayling va bene. D’altronde io sono 30 anni che sperimento con la musica. Questa potrebbe essere un’ulteriore occasione.

Come hai vissuto la quarantena?
Io bene. Nella serenità di casa mia dove sono riuscito a ritagliarmi momenti creativi. Ho scritto molto e qualcosa è entrato anche in questo disco. Capisco però la perdita di serenità da parte di molti. Io sono privilegiato ma penso ad esempio a chi ha vissuto questo periodo da solo e magari con qualche lutto. So di situazioni molto difficili.

Quali sono i nuovi brani presenti nel disco ispirati a quanto successo in questi mesi?
Principalmente due: “Sarà Bellissimo” e “Ssshh!!!”
“Sarà Bellissimo” è una fotografia del lockdown e del “ritorno”. Nel brano ognuno di noi è paragonato ad un soldato dopo la guerra o a un astronauta al rientro. È scritto pensando al medico in corsia, lontano dalla famiglia, come un soldato, che torna a casa e dice che è bellissimo tornare alla vita, a ciò che abbiamo ritenuto ovvio e scontato. “Ssshh!!!” invece è un brano deciso. In questi giorni si sono dette e si dicono tante cose che in realtà non dicono nulla. Sarebbe meglio allora fare silenzio. Si parla troppo e si fa poco. Siamo tutti esperti e c’è sempre chi ha un parere migliore del tuo e lo esprime alzando la voce, con arroganza.”

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