RITMO TRIBALE: Per una notte torna il rock anni ’90 Recensione concerto live Milano

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RITMO TRIBALE
+ Quartiere latino
Reunion
21 Settembre 2017
Rock’n’Roll Club
Milano

Voto: 8,5
di Luca Trambusti

Tornano i Ritmo Tribale

Ci sono delle occasioni, frutto di differenti episodi, che diventano uniche.

A Milano esiste un locale, la cui filosofia è tutta racchiusa nel nome: il Rock’n’Roll Club. E’ un’esperienza che va avanti da 10 anni ed in concomitanza del compleanno la direzione del club ha deciso di festeggiare con 10 secret show. Concerti i cui protagonisti vengono annunciati poche ore prima dell’esibizione o ci si informa tramite un passaparola sotterraneo, tra amici.

Il club milanese è stato ed è un luogo di musica e di ritrovo per fruitori e per musicisti, sul palco del locale molti concerti e showcase.

Ritmo Tribale
Milano anni ’90

La Milano dalla fine degli ’80 sino alla fine dei ’90 è stata una culla ed un incubatoio per molte band votate al rock. Una delle più significative realtà in questo ambito sono stati i Ritmo Tribale. Nel 2000 la band si è sciolta e salvo qualche apparizione sporadica, peraltro non in formazione completa, come entità sembrava essere sparita anche se i singoli componenti erano impegnati in altri progetti.

Ritmo Tribale

Nell’aprile ’17 i Ritmo hanno deciso di ritrovarsi per un concerto evento. Quello che doveva essere unico è diventato un tentativo di reunion. Così la band si è ripresentata in grande spolvero al Magnolia il 14 settembre ed ha bissato al Rock’n’roll Club facendo così il suo regalo al locale.

Il ritorno oltre che essere gradito (soprattutto per i non più giovanissimi) è anche convincente. Dal palco i Ritmo Tribale (Andrea Scaglia – Voce e chitarra, Fabrizio Rioda – chitarra, Andrea “Briegel” Filipazzi – basso, Luca Talia Accardi – tastiere e Alex Marcheschi – batteria) hanno dato vita ad una performance di vero rock, con tutte le contaminazioni ed “estremismi” che hanno contraddistinto la loro storia artistica e discografica (6 Cd ed un Ep).

Ritmo Tribale
I Ritmo 17 anni dopo e senza tempo

A distanza di 17 anni dalla fine del progetto e ormai da tempo orfani del frontman Edda (sparito dalla scena musicale per 12 anni e poi tornato come solista), Scaglia e soci hanno cancellato in un attimo, con un semplice colpo di batteria ed una schitarrata, quella polvere che avrebbe potuto segnare il loro rientro. Sono passati gli anni, sono passate le mode e gli stili musicali ma il rock che ci hanno fatto sentire i Ritmo pare essere senza tempo. La loro energia, la loro carica, la loro voglia di stare sul palco è riesplosa in un attimo.

Ovviamente la serata, in poco più di un ora, ha ripercorso la carriera dei milanesi proponendo tutti quei brani che i presenti si aspettavano , che erano venuti per ascoltare ma sopratutto cantare. Tuttavia è stata incredibile la completa mancanza di nostalgia, non si respirava un’aria da “ritrovo di reduci” (molti giovani tra il pubblico che chiedevano chi fossero questi) ma è stato un concerto vivo, attuale e pulsante che dimostra come il rock sanguigno e sudato abbia ancora il suo perché.

Speriamo che questa reunion prosegua perché ha ragione di essere e vita da mostrare. Ed il pubblico ha particolarmente gradito.

Ritmo Tribale
Altra reunion: Quartiere Latino

Sempre sul palco del Rock’n’Roll club i Ritmo Tribale sono stati preceduti da un’altra reunion di una band milanese anni ’90: i Quartiere Latino, guidati da Paolo Martella. Band meno nota alle cronache nazionali ma ai tempi ben posizionata nel circuito milanese. Rock, rap (old school) e pop assemblati tra loro sono gli ingredienti stilistici della band. Anche questo, con un impatto minore ma estremamente onesto, è stato un piacevole ritorno.

Si tratta di due realtà (delle tante) che dimostrano quanto negli anni ’90 fosse variegato e ricco il panorama musicale italiano, pieno di musica coraggiosa, con band che sudavano in tanti piccoli locali per passare poi a palchi più prestigiosi ed impegnativi. Ritornare a respirare quell’aria è sempre piacevole peccato però che siano episodi e non più la routine artistica quotidiana e che una tale “scena” non esista più. Oggi il palco per molti è uno studio televisivo.


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