WARREN HAYNES BAND: carisma e tecnica chitarristica per appassionati Recensione Concerto
WARREN HAYNES BAND
Recensione Concerto
COMFORT FESTIVAL
04 luglio 2025
Villa Casati Stampa
Cinisello Balsamo (Milano)
Recensione di Luca Trambusti
Voto 👏👏👏
Ha preso il via il COMFORT FESTIVAL 2025 che per questa nuova edizione si sposta dall’originaria Ferrara a Cinisello Balsamo, alle porte di Milano (Leggi qui intervista con l’organizzatore Claudio Trotta).
Bella atmosfera
Come richiede il nome della manifestazione la filosofia è all’insegna della comodità o più “semplicemente” della bellezza, intesa nella sua accezione più ampia, coniugata attraverso gli elementi essenziali di una manifestazione musicale ovvero, buona musica (ma questo è un fattore soggettivo) e attenzione al pubblico (che significa rispetto per il pubblico stesso. Se questo poi è tutto collocato all’interno di un contesto ambientale di grande impatto si fa “BINGO!!!!”.
Sono elementi questi che nel caso della prima serata del Comfort Festival sono stati tutti rispettati. Le tre band proposte in serata (protagonista il blues elettrico nelle sue differenti sfumature) sono andate in scena in un parco alle spalle di una vecchia villa (tutta ristrutturata), con la platea comodamente seduta, in un’atmosfera rilassata (scialla direbbero i gggiovani), amicale e all’insegna della voglia di godere di buona musica per un pubblico “selezionato” non arrivato lì a caso. Se vogliamo trovare una pecca (è forse un errore di “gioventù” della prima serata) si può lamentare qualche inceppo organizzativo (perdonabile) nella sezione “food & beverage”. Ma (evviva!!!) è un festival “no token”!!!
I concerti
Ad aprire la serata BETTIE SMITH che tra cover e brani originali ha avviato il festival muovendosi tra blues e soul. A seguire l’esibizione dell’affascinante blues woman serba ANA POPOVIC che non ha certo nascosto le sue doti tecniche alla sei corde. Accompagnata da un gruppo con due fiatisti (sax e tromba) italiani (oltre a basso batteria e tastiere) ha fornito un’ottima performance, calda (e non solo per l’orario dell’esibizione – 19 30), intensa e coinvolgente allo stesso tempo. Un nome da tenere sempre d’occhio (ma gli amanti del blues già lo sanno).

Un chitarrista d’oro
Pochi minuti prima delle 21,30 arriva il “piatto forte” della serata la WARREN HAYNES BAND guidata dal chitarrista dai molteplici progetti. Warren Haynes mancava dall’Italia con la band a suo nome dal 2011, più recenti invece le sue apparizioni nazionali con l’altra emanazione musicale, i Gov’t Mule, che si erano esibiti per tre date a novembre 2023 (Leggi recensione live 2015).
Tra gli appassionati si discute se la bravura di Warren Haynes lo colloca sul podio più alto dei chitarristi o se è nel gradino immediatamente sottostante. Ma poco importa: la grandezza dell’ex chitarrista dell’Allman Brothers Band è evidente fin dalle prime note, anche se l’avvio del concerto è un po’ farraginoso, un po’ “disturbante”, senza un solido impatto sonoro che però arriva dopo qualche minuto.
Haynes spazia tra i repertori della sua band, dei Gov’t Mule e degli Allman (più recenti, quelli del suo periodo, non gli storici) tutto all’insegna della chitarra che è la protagonista dell’esibizione. Ampi spazi però vengono dati anche al sax e alle tastiere, organo in particolare che si prendono notevoli momenti virtuosistici.
È proprio il virtuosismo la chiave di lettura del concerto. Warren è uno strumentista elegante, un cesellatore di suoni del suo strumento, tra riff ed assoli ora pacati, intimi, ora forti ma mai sopra le righe. Spesso prende la band e la trascina in territori dove tutti insieme possono “cavalcare” sulle note del blues, del rock blues. Vere” session” che danno spazio alla musica nella sua essenza.
Quando poi Haynes sale sulla cattedra della “blues school” il suo amore viscerale per questa musica si sente tutto; ecco allora un blues torrido, classico, lento e avvolgente, tutto affidato alla sua chitarra ora sussurrante, ora gemente, ora esplosiva al termine di un crescendo di passione.
Il pubblico lo ama, è lì per lui, si aspetta da lui quanto lui mette in scena (ma grande rispetto e applausi anche per gli altri musicisti). Sul pubblico (in maggioranza non giovane) aleggia quest’anima molto tecnica, virtuosa e solida. È un concerto (di circa 2 ore) in cui la qualità tecnica è essenza e sostanza, messa al servizio di una musica d’impatto emotivo, ma non “fisica”

Molta dedizione all’ascolto
È un concerto da “ascoltare”, un’esibizione dove la musica è il centro di tutto, una performance in cui godere della bravura del protagonista e del gruppo. È uno spettacolo da vivere seduti, rigorosamente in silenzio (e capita poche volte), avvolti dal suono di una chitarra che lascia il segno.
È un concerto da appassionati, quasi da fan, un’esibizione alla quale non si arriva per caso, ma alla quale si partecipa consci di ciò che si sentirà, delle mille sfumature chitarristiche e musicali che propone la band, destinato alla grande famiglia che discende dagli Allman Bros e tutta quella scuola di rock blues, southern rock che appassiona sempre una buona fetta di pubblico.
I prossimi appuntamenti del festival
Il festival prosegue. Altre quattro serate di rilievo sono in calendario.
Il 5 luglio secondo appuntamento con BEN HARPER e band (preceduto da Fink eDario Sansone Ensemble)
Mercoledì 9 luglio sono attesi i WOLFMOTHER+ DIRTY HONEY (preceduti dagli interessanti italiani Life in the Woods)
Venerdì 11 Luglio è la volta dei BLACKBERRY SMOKE
(prima di loro l’inossidabile Treves Blues Band e i The Sonic Rootz)
COMFORT FESTIVAL chiude Domenica 13 Luglio con (altri virtuosi) SATCHVAI BAND-Featuring JOE SATRIANI and STEVE VAI (anticipati dal progetto Blues for Pino e dall’americano Ned Evett).
https://www.facebook.com/warrenhaynes
https://www.facebook.com/comfortfestival
WARREN HAYNES BAND Recensione Concerto