LED ZEPPELIN THE SONG REMAINS THE SAME il brutto film che piace recensione

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Era il 27, 28 e 29 luglio 1973 ed erano le date degli ultimi appuntamenti del tour americano dei LED ZEPPELIN, quello con cui presentavano live il loro quinto album in studio.

Con l’idea e il desiderio di fare un film live quei tre concerti al Madison Square Garden di New York vennero registrati dai led Zeppelin e sarebbero poi entrati nel film “THE SONG REMAINS THE SAME” uscito nelle sale cinematografiche per la prima volta nel 1976 e poi distribuito prima su VHS e poi DVD per la visione domestica.

Ora, per tre giorni,  il 25, 26, 27 marzo 2024, una versione rimasterizzata nelle immagini e nell’audio sarà disponibile nei cinema come “evento speciale”.

Fin dalla sua uscita questo film mostrava luci e ombre e la critica ai tempi non fu molto indulgente con la pellicola, ma lo stesso Jimmy Page nel – lo criticò definendolo non certo un bel film e Robert Plant lo stroncò come “un mucchio di cazzate”. E oggi a distanza di 48 anni il giudizio non può che essere confermato, anche se poi “The Song Remains The Same” con il passare degli anni è diventato un po’ un culto.

Il film vive su due piani che s’intrecciano tra loro: quello documentale, con le immagini del concerto di New York e quello immaginifico e privato che coinvolge i quattro protagonisti. I due piani spesso si sovrappongono “disturbando” la parte più coinvolgente ovvero quella del live, dove si può cogliere tutta la potenza del live act del quartetto britannico. Le immagini “private” invece vogliono riportare alla vita reale, familiare dei protagonisti, girate nella campagna britannica, con mogli e figli (c’è anche lo spezzone con il giovaneJason John Bonham che piccolissimo suona la batteria ancora ignaro del suo futuro che lo vedrà nella reunion della band ma anche dietro i tamburi per tanti artisti e protagonista con molte sue band). Oltre alle immagini familiari ci sono spezzoni con scene immaginifiche che si muovono tra il gotico, il celtico, il bucolico, il misticismo e l’alchemico; elementi che alla fine ora fanno parte dell’immaginario che ruota intorno al gruppo inglese. Ancora si aggiungono immagini di backstage, di New York e “di chi più ne ha più ne metta” come l’iniziale sparatoria in cui il manager Peter Grant fa da boss. Un insieme che non aggiunge nulla e distoglie dal concerto mentre la musica scorre.

Ma tutto questo ha un perché!

Alla regia del film fu chiamato il giovane Joe Massot che, forse per inesperienza, fece un gravissimo errore: non calcolò correttamente la quantità di pellicola necessaria e quindi si trovò sguarnito e non poté girare tutto quello che era necessario. Così, per allungare il film furono adottate due soluzioni: inserire altro girato differente dal live e risuonare in studio alcune parti audio non complete. A questo poi si aggiunse il cambio di regista e alcuni problemi “legali” e litigi vari con il primo direttore. Da qui si capisce come il film fosse nato male, raffazzonato e così strutturato.

Per la parte centrale del film, quella live c’è da notare quale fosse la padronanza del palco da parte della band, la loro potenza sonora ed espressiva, con una musica che piaceva su entrambe le sponde dell’oceano. Una musica, che partendo dal blues, è marchio di fabbrica degli anni ’70 (e fine ’60). Le immagini del concerto sono dunque un prezioso documento storico ma anche un appassionato tuffo nella meglio musica dei Led Zeppelin. E valutando questo aspetto il film è decisamente accattivante.

Da guardare, trattenendo il respiro, quando la camera stacca dalle immagini di palco. Le scene live sono costruite con una vecchia concezione soprattutto nel montaggio, non certo frenetico, ma con tempi “slow” che permettono la visione e la scoperta dei dettagli. Con la rimasterizzazione video la qualità è aumentata.

In ogni caso da vedere o rivedere per rivivere quella passione e quell’epoca.

Track list film:

Bron-Yr-Aur (non live)
Rock and Roll
Black Dog
Since I’ve Been Loving You
No Quarter
The Song Remains the Same
The Rain Song
Dazed and Confused
Stairway to Heaven
Moby Dick
Heartbreaker
Whole Lotta Love

Sui crediti una versione in studio di Stairway to Heaven

Scaletta dei tre concerti di New York

Rock and Roll
Celebration Day
Black Dog (Bring It On Home intro)
Over the Hills and Far Away
Misty Mountain Hop
Since I’ve Been Loving You
No Quarter
The Song Remains the Same
The Rain Song
Dazed and Confused
Stairway to Heaven
Moby Dick
Heartbreaker
Whole Lotta Love

Encore:
The Ocean

https://www.facebook.com/ledzeppelin


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