DRUSILLA FOER: Divertente, elegante e ironica (Recensione e scaletta)

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A ottobre 2023 DRUSILLA FOER, personaggio in travestì ideato e interpretato dal fiorentino Gianluca Gori, dopo anni di teatro esordisce come cantante, pubblicando il suo disco “Dru”, album di 13 brani per lei appositamente scritta da grandi autori: Mogol, Pino Donaggio, Giovanni Caccamo, Mariella Nava, Francesco Tricarico, Lelio Luttazzi, Fabio Illacqua, Pacifico e Ditonellapiaga.

In occasione dell’uscita Drusilla aveva presentato live il disco con un concerto al Blue Note di Milano, dove a due mesi dalla pubblicazione di “Dru” torna per un tris di concerti che raccolgono un buon numero di spettatori, poche decine sotto il sold out.

La Performer

Grande performer teatrale Drusilla Foer, pur utilizzando la musica e le canzoni nei suoi spettacoli teatrali non è una cantante e le sue primissime esibizioni in questa veste, complice anche l’emozione, risentivano di tale inesperienza.

In breve tempo però è riuscita a mettersi in carreggiata, sfruttando la sua esperienza di palco ha sistemato anche alcuni limiti vocali, la voce tiene bene e anche il falsetto non tradisce, la sua estensione vocale è ampia e lo spettacolo che porta in scena è assolutamente di livello. L’accompagna sul palco una band di ottimi musicisti, che contribuiscono notevolmente alla resa del concerto. Si uniscono anche tre coriste con cui Drusilla scherza volentieri.

Ovviamente l’ora e mezza di spettacolo è interamente incentrata sul disco, ne esegue quasi tutti i brani 11 su 13 e aggiunge qualche cover, anche internazionale.

Oltre alla parte musicale lo show si arricchisce, con le presentazioni dei brani, di una parte teatrale in cui tutta l’esperienza e lo stile di Drusilla emerge e su cui lei fa affidamento, ci si appoggia per una sua maggior tranquillità nello stare sul palco. Ecco allora l’ironia, l’autoironia, lo scherzo, la battuta, l’improvvisazione ma anche le riflessioni/monologo come quelle sul pregiudizio (prima del brano “Da questa parte”, firmato da Mariella Nava) o ancor più sulla guerra (che introduce “Guerra”, parole e brano presentati a Sanremo 2022) o sulla violenza di genere (“Tanatosi” scritta da Fabio Illacqua). Insomma, nel miglior stile di Drusilla, si ride e si pensa. Tutto ciò “alleggerisce”, ma non sminuisce, la versione discografica di queste canzoni.

Le cover

Tra i brani “esterni” all’album da segnalare “Scettico blues” dei primi del ’900 e nel ’74 ripreso (tra gli altri) da Claudio Villa, “Love is a Losing Game” di Amy Winehouse, e “I Will Survive”, il famoso brano di Gloria Gaynor, riletto in questo caso in una chiave inizialmente voce e piano, spogliato del ritmo, che poi, pur conservando una sua originalità ritmica, vira verso il blues con un solo di sax.

Tra melodie, canzoni da crooner, atmosfere jazz, black e qualche accenno di musica brasiliana Drusilla mette in scena uno spettacolo in cui la parte esecutiva ha un suo peso che si evidenzia in “Da questa parte” e “Non mi parlare d’amore” (firmata Francesco Tricarico) dove la sua più lunga e strutturata abilità teatrale è l’asse portante dell’intera interpretazione, due brani accolti da lunghi applausi del pubblico.

Promossa

Divertente, elegante e ironica Drusilla passa anche la prova da cantante. Queste tre esibizioni al Blue Note di Milano sono gli unici episodi in cui sarà possibile, almeno per il momento, vederla in questa veste da crooner.

https://www.facebook.com/drusilla.foer


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