FABI GAZZÈ SILVESTRI:: dieci anni dopo la festa per “Il padrone della festa”

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Nel 2014 Niccolò Fabi, Max Gazzè e Daniele Silvestri si ritrovano e realizzano un album dal titolo “Il padrone della festa” che suggella la loro cooperazione artistica che arriva grazie ad un’amicizia che già li legava da 20 anni, quando ragazzini muovevano i primi passi artistici sul palco del “Locale”, piccolo club romano (ora chiuso), in cui hanno iniziato, carichi di sogni (poi realizzati), la loro attività musicale.

Quello fu un album fondamentale per i tre e per lo sviluppo della loro carriera. A distanza di 10 anni Fabi Gazzè Silvestri hanno deciso di riproporre il disco (e il live del tour che fece seguito) in un concerto evento che li vedrà nuovamente insieme e che si terrà

sabato 6 luglio 2024 al Circo Massimo di Roma.

Abbiamo deciso di rifarlo per diversi motivi. Primo – spiega Daniele Silvestri – perché in tanti ci chiedevano: “ma lo rifarete?” oppure i più assertivi chiedevano “Quando lo rifate?”. Poi quell’album in questi 10 anni ha continuato a vendere, poco ma ha continuato, per cui è un disco ancora “vivo”.”

Così i tre hanno colto l’occasione e dopo averne parlato hanno deciso di tornare e di farlo alla grande, proponendo questo concerto in una location prestigiosa e ambiziosa allo stesso tempo: il Circo Massimo. “Cercavamo uno spazio di quel genere – spiega Silvestri – non tanto per le dimensione, ce l’auguriamo, ma non sappiamo nemmeno se si riempirà. C’interessava la collocazione affascinate, un luogo dove da romani invitiamo anche i non romani nel salotto buono di casa nostra che oltretutto sappiamo essere un poto ideale per vivere la magia di uno spettacolo. Dal punto di vista economico è un azzardo, ma è il posto giusto per questo concerto evento unico. In questi 10 anni – prosegue Silvestri – abbiamo coltivato nuovo pubblico che speriamo, insieme a quello “vecchio” venga vedere questo spettacolo che per molti è sconosciuto.”

Non sarà un evento nostalgico – assicura Fabi – sarà di piacere, il piacere di ritrovarci insieme con la massima libertà senza la pressione addosso ad una sola persona ma condivisa in tre. Con loro – chiude Fabi – riesco a fare cose come questa che altrimenti non farei.

Dello sviluppo futuro del progetto, quindi dell’uscita di un supporto audio video documento di quanto succederà al Circo Massimo i tre non ne parlano. “Verrà tutto ripreso per esigenze di servizio e per dare la possibilità di vedere sugli schermi anche a chi starà in fondo – dicono – ma per il momento non sappiano niente di quello che succederà dopo” Ancora poco addirittura sanno di quello che succederà in quella serata e della presenza di eventuali ospiti (che comunque non negano).

Sanno invece molto bene quello che è successo dieci anni fa, come sono arrivati a quel disco e cosa abbia significato per loro. “Tutto è nato dalla nostra amicizia” affermano convinti tutti. “Il padrone della festa” è arrivato dopo un viaggio in Sud Sudan che i tre hanno intrapreso insieme al CUAMM (Medici con l’Africa Cuamm è la prima organizzazione italiana che si spende per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane).

Quel disco – dice Gazzè – non è stata un’operazione discografica ma l’esigenza spontanea di tre persone di fare delle cose insieme. Nessuno ha percepito quella collaborazione come forzata. È un’idea nata dall’amicizia che ci lega e dall’essere cresciuti insieme. Il nostro pubblico ci vedeva come un unico progetto.

Niccolò Fabi aggiunge: ”Per fortuna abbiamo degli ego che riescono a trovare il loro posto e un punto di equilibrio. Questa cosa può capitare solo tra noi. Nessuno tenta di allargarsi in un ruolo da protagonista. Dal punto di vista artistico siamocomplementari uno con l’altro, nessuno si allarga. Ho diviso i palcoscenico con tanti altri artisti – chiude Fabi – ma è stato molto più complesso che tra noi tre.”

Dunque prosegue questa perfetta armonia che li porterà alla festa del decennale de “Il padrone della festa” al Circo Massimo di Roma. Per l’occasione e per invogliare il pubblico a raggiungere la Capitale Trenitalia ha stipulato una convenzione con l’organizzazione per tariffe ferroviarie agevolate. “Così – suggerisce Silvestri – sarà anche l’occasione per fermarsi qualche giorno a Roma.”

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