LAZZA: la capacità di gestire il grande palco (Recensione e scaletta)

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LAZZA
Ouver-Tour Summer 2023
ROCK IN ROMA
3 luglio 2023
Ippodromo Capannelle
Roma


Recensione di: Bianca Chiabrando
Voto: 7,5

Ouver-Tour è un nome che racconta da subito la doppia anima di Lazza, divisa tra rap e musica classica. Lazza, rapper milanese classe ’94, si destreggia tra sound trap e drill, punch-line pungenti e Preludi di Chopin. Nella scena rap italiana è tra gli artisti che riscontrano maggior successo: il suo “Sirio” è da poco ufficialmente 7 volte platino.

Quella del 3 luglio a Roma è la quarta data dell’edizione estiva dell’Ouver-Tour, nei palazzetti già da aprile di quest’anno. La location, l’Ippodromo Capannelle, è uno spazio sconfinato sotto un cielo trafficato di aerei che sembra che ci sfiorino la testa. Il pubblico è molto variegato: da chi sembra aver dato da poco l’esame di terza media agli ultra cinquantenni.

Re Lazza.

Aprire sulle note di un Notturno di Chopin un concerto rap non è da tutti.
Lazza entra in scena tra i boati dell’Ippodromo, intonando “Ouv3rture”, un pezzo che inganna con un’introduzione pacata e riflessiva ma esplode all’improvviso con un drop molto energico che manda in orbita il pubblico.

Denaro, potere e riscatto sono temi ricorrenti che legano ogni brano e si riflettono anche nella scenografia che incornicia il concerto. Il palco è dominato da luci aggressive e colori accesi, fiammate che seguono il ritmo della musica e densi fumogeni. Durante “Re Mida” sul maxischermo appare un’enorme moneta con inciso il profilo del protagonista. I bassi sono talmente forti da far tremare la cassa toracica: Lazza dà l’impressione di voler conquistare Roma a suon di rime.

Roma: salti o fai finta?

Ci sono solo due regole al mio concerto: le mani sempre sempre su, la bocca sempre aperta.”
Lazza non perde mai occasione di chiedere al pubblico di alzare le mani: una vera e propria ossessione, un mantra ripetuto all’inizio e alla fine di ogni brano fino allo sfinimento.

Capita che Lazza chieda troppo, e non sempre il pubblico obbedisce, come nel caso di “Zonda”: il rapper incita a mettere via i telefoni e a formare un enorme cerchio, senza grandi risultati. Nessuno si muove dal proprio posto e viene ignorato deliberatamente il divieto di filmare.

Lazza vuole che i suoi fan gli restituiscano la sua stessa energia. “Roma, salti o fai finta?” domanda, più di una volta, con aria beffarda. Dietro la dura corazza di Lazza si intravede un cuore tenero, che finisce sempre per sciogliersi quando si accorge che anche se non è perfetto il suo pubblico conosce a menadito tutte le parole delle sue canzoni.

È un alternarsi di ordini e carezze.“Siete voi la mia spalla!” urla ai suoi fan. E infatti, la voce del pubblico è uno strumento di cui Lazza si serve e non può fare a meno. Usa il coro dell’Ippodromo per arricchire i pezzi, e il risultato è un dialogo polifonico ben riuscito.

Un minuto di casino.

Siate sempre esigenti ai concerti” si raccomanda Lazza. “Se sentite un artista che canta con le voci sotto, chiedetegli i soldi indietro”.
In effetti Lazza fornisce uno spettacolo completo: si sgola senza adagiarsi troppo sull’autotune, balla, salta, ce la mette tutta. Inoltre, la presenza di una band sul palco è una piacevole sorpresa. Troviamo Eugenio Cattini alle chitarre, Claudio Guarcello alle tastiere, Joe Cilio alla batteria e Luca Marchi al basso. Lazza, che ha frequentato il Conservatorio, tiene sempre presente l’importanza degli strumenti e della musica dal vivo, distinguendosi dalla massa di rapper senza alcun talento musicale che popolano la scena.

Il primo e unico ospite di Lazza è Drillionare (Diego Vettarino), producer, ex calciatore e da sempre collaboratore del rapper. Drillionaire accompagna Lazza mentre la band si prende una pausa, suonando brani come “Gucci Ski Mask” e “10”.

Non mancano i problemi tecnici, che Lazza gestisce abilmente chiedendo al pubblico “un minuto di casino”, agli antipodi del minuto di silenzio, generando molte risate che distraggono dall’inconveniente.

Piove?

Lazza si avvicina dubbioso al bordo del palco. Tende il braccio in avanti, il palmo è alla ricerca di qualche goccia d’acqua.
Piove?”
Prontamente, tra il pubblico si aprono decine di ombrelli. Nel cielo, però, non c’è nemmeno una nuvola. Lazza, compiaciuto, attacca “Piove”, unbrano che scatena l’Ippodromo che si muove con una coreografia di ombrelli e luci dei cellulari. Dopo questo brano Drillionaire abbandona il palco, lasciando di nuovo spazio alla band.

Lazza si impegna a suonare alle tastiere l’intro di “Morto mai”, eanche se non è perfettamente a tempo e spinge sui tasti in maniera molto concitata, zittisce l’Ippodromo creando un’atmosfera quasi silenziosa, che genera un momento intimo all’interno di un concerto che sembrava avere spazio solo per i bassi e il kick.

Arriva poi il turno di “Cenere”, la canzone con cui Lazza ha saputo mettere d’accordo tutti, aggiudicandosi il secondo posto a San Remo 2023. Qui persino qualche addetto alla sicurezza sembra canticchiare e accennare qualche passo di danza.

L’ultimo pezzo che Lazza regala all’Ippodromo è “Lario”,tratto dal primo album, brano acceso e irriverente che però nasconde, ancora una volta, un richiamo all’anima classica del rapper. Anche se coperto dall’autotune si sente, in sottofondo, un preludio tratto dal Clavicembalo Ben Temperato di Bach. Lazza, sfinito, stramazza a terra. Con la testa rivolta verso le stelle esala un’ultima frase: “Sei incredibile, Roma.”

Senza consigli né guida.

Quello di Lazza è stato uno spettacolo di qualità, onorato da un grande impegno canoro e musicale. Ci sono state delle imprecisioni, così come delle incomprensioni con il pubblico, che però hanno sempre trovato una facile risoluzione grazie alla capacità dell’artista di gestire il grande palco.
Lazza non ha paura di ospitare al suo interno dicotomie, e per questo si distingue dalla massa. Di questo ne è consapevole, e non manca di cantarlo: “Non seguo né consigli né guida / Se metto bocca è oro, Re Mida”.

Scaletta:

1. OUV3RTURE
2. MOLOTOV
3. BUGIA
4. Gigolò
5. Re Mida
6. Netflix
7. JEFE
8. NESSUNO
9. Porto Cervo
10. ZONDA
11. PANICO
12. TOPBOY
13. ALIBI
14. CHIAGNE
15. SOGNI D’ORO
16. Gucci Ski Mask
17. ALYX
18. PUTO
19. 10 (con Drillionaire)
20. HO PAURA DI USCIRE
21. BON TON
22. PIOVE
23. SENZA RUMORE
24. Catrame
25. Morto mai
26. s!r!
27. USCITO DI GALERA
28. CENERE
29. Ferrari – remix
30. Lario

https://www.facebook.com/officialazza


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