LA SCAPIGLIATURA: con i GARBINO e CORDIO dalla canzone d’autore all’elettronica (Recensione)

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LA SCAPIGLIATURA
con i GARBINO e CORDIO
29 gennaio 2022
ARCI Bellezza
Milano

Recensione di Luca Trambusti
Voto: 6

O i concerti non si fanno, oppure si esagera (benevolmente). Quest’ultima è la strada seguita dal Circolo ARCI Bellezza che in un’unica serata ha accolto e raccolto tre artisti sul suo palco. Il giovane duo Garbino, Cordio e La Scapigliatura.

Garbino

Poco dopo le 21,00 sono partiti i due ragazzi pesaresi: i Garbino (come un vento della loro zona). Uno strano duo (misto) indi pop (passato anche da XFactor), strumentalmente composto da una viola da gamba (“era dal ’500 che non veniva composta musica per questo strumento” dicono scherzando) e una chitarra acustica. Sono due giovani ragazzi in cerca di una propria strada che presentano uno spettacolo ironico, a tratti divertente (come la conclusiva canzone per il casellante dell’autostrada), un po’ strambo dal punto di vista musicale e sonoro, ma curioso.

Cordio

Nel frattempo il locale (attrezzato in “configurazione” teatrale cioè con tante sedie affiancate) si va riempiendo sino ad un sorprendente sold out, che accoglie Cordio. L’applauso e il “tifo” sono altissimi. Cordio, siciliano d’origine, evidentemente ha una grande claque e seguito milanese. Scoperto da Ermal Meta, è da lui prodotto artisticamente e ha aperto i suoi concerti. Ottimo biglietto da visita a cui si aggiunge un Sanremo giovani. Il suo set parte in solitudine al piano. Lo raggiungono poi una pianista/cantante ed un trombettista. Il risultato è una musica intima, poetica, nostalgica e un suono caldo, ma il concerto non riesce a “bucare” completamente e soprattutto non coinvolge pienamente (se non i suoi fan), nemmeno nei siparietti tra i vari brani. Tant’è che in sala si chiacchiera parecchio disturbando notevolmente, trattandosi di una musica a basso livello sonoro. Passano le pandemie ma le pessime abitudini restano sempre. Sul finale una bella performance vocale della cantante su un brano in dialetto ragusano con piano e tromba.

Finita l’esibizione (tra il disappunto del pubblico amico) la sala, in maniera stupefacente e repentina, si svuota e dal sold out si passa a qualche decina di presenti che aspettano pazientemente che sul palco salga La Scapigliatura, coloro che dovrebbero essere gli headliner della serata. Nel frattempo, on stage si allestisce la postazione da DJ dei due fratelli. Nessuno strumento fa bella mostra di sé, solo macchine elettroniche.

La Scapigliatura

Da Wikipedia: “La scapigliatura fu un gruppo artistico e letterario sviluppatosi nell’Italia settentrionale a partire dagli anni sessanta dell’Ottocento; ebbe il suo epicentro a Milano e si andò poi affermando in tutta la penisola.” Quello che si presenta invece al Bellezza di Milano è un duo composto dai fratelli Jacopo e Niccolò Bodini (che “scapigliati” in effetti lo sono realmente) i quali con il loro progetto hanno mischiato l’elettronica con la canzone d’autore, arrivando nel 2015 a vincere la targa Tenco come miglior opera prima con l’album eponimo “La Scapigliatura”.

In occasione del concerto milanese la parte elettronica prende completamente il sopravvento e dal palco arrivano suoni sintetici generati da macchine di vario tipo. L’atmosfera è quella da club, con un’evidente sezione ritmica (sintetica, non esistono strumenti “tradizionali”) che spinge sul ritmo. Ci sono tutti gli elementi per una performance da DJ, con loop station, drum machine e altre macchine elettroniche di ultima generazione a creare suoni, ritmi, atmosfere su cui poi si aggancia il cantato. Peccato che per i primi brani il microfono voce abbia fatto i capricci (leggesi non funzionava proprio) per cui la parte vocale si sia completamente persa.

Rispetto a quanto sentito sui due dischi (“Scapigliatura” – 2015 – e “Coolturale” – 2021) tutto cambia. È infatti la parte musicale, e soprattutto il ritmo, a prendere il sopravvento, trasformando così il concerto in altro, in cui la canzone d’autore è una lontana appendice. La voglia è quella di far diventare la platea un dancefloor berlinese o di un club del nord Europa. In effetti il luogo si presterebbe moltissimo ma le condizioni oggi purtroppo non lo permettono e così è imbarazzante vedere il pubblico ballare da seduto sulle sedie o i più coraggiosi e trasgressivi in piedi sul posto.

La Scapigliatura Live Milano
La Scapigliatura Live Milano

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