JAZZMI 2021: quest’anno non ci fermeremo (Intervista)

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JAZZMI 2021
6^ edizione 2021
Dal 21 al 31 Ottobre 2021
Ecco il calendario completo

Intervista di Luca Trambust
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Questa edizione di JazzMi2021 vive in un momento significativo perché accompagna la ripresa delle attività live (complice anche l’aumento delle capienze), la ripresa del lavoro per i lavoratori dello spettacolo duramente colpiti dalla pandemia e contemporaneamente ricuce il tessuto di una comunità.” Con queste parole Filippo Dal Corno, Assessore alla cultura del Comune di Milano, “battezza” la sesta edizione dell’importante festival jazz che si svolge a Milano.

C’è – prosegue l’uscente assessore che a sua volta è musicista e compositore classico – una diffusione territoriale che copre intera città e alcuni Comuni limitrofi. Il successo sta anche nella collaborazione dei soggetti/operatori in un’ottica pubblico/privato. Inoltre – dice Dal Corno – c’è l’ennesima conferma di un programma di qualità che contribuisce, insieme a tanti eventi collaterali, alla diffusione del jazz. Le tante presenze internazionali tra gli ospiti, il suo respiro, l’espansione e l’articolazione della proposta lo fanno diventare sempre più un festival nazionale del jazz.” A sostegno di quanto asserito dall’assessore ci sono dei dati oggettivi: il numero degli spettatori sta superando quelli del ben più “datato” Umbria Jazz Festival.

È dunque tutto pronto, si parte il 21 ottobre e il calendario è chiuso e definitivo ed il jazz è pronto ad invadere strade, locali e luoghi differenti e sparsi per tutta la città. Data la ricchezza del calendario per nomi, dettagli, date e luoghi la soluzione migliore è quella di consultare il sito del Festival (JAZZMI.IT) che riporta ogni singolo evento e tiene aggiornati su eventuali cambi di programma, modifiche e … imprevisti.

Jazzmi 2021

A raccontare la “filosofia” dell’edizione 2021 e di tutto il festival ci pensa il direttore artistico Luciano Linzi. “Quest’anno – dice – non ci fermiamo. Lo scorso anno ci avevamo provato ma dopo 4 giorni abbiamo dovuto sospendere tutto a causa della situazione sanitaria. Ora è diverso: i Green Pass e i vaccini hanno reso la situazione più tranquilla e ci aiuta anche l’aumento delle capienze. Nel 2020 è stato impossibile proporre la nostra formula.” Linzi prosegue con orgoglio nella presentazione dell’edizione e dice: “Abbiamo avuto dei numeri e richieste di collaborazione, di locali e strutture, superiori al 2019. C’è voglia di ricominciare, ma soprattutto ci sono tutti gli ingredienti che hanno reso popolare la manifestazione anche a livello internazionale. ” Sulle scelte artistiche il Direttore Artistico conferma che: “Jazzmi non è “purista” ma piuttosto espressione di collegamenti con altre arti e culture. Questo concetto – anticipa Linzi – lo testimonia il concerto di uno dei padri dell’Hip Hop, Granmaster Flash (da non perdere ndr) che si svolgerà al conservatorio di Milano, mischiando così stili e destabilizzando luoghi.”

Se il respiro di JAZZMI 2021 è internazionale con tanti ospiti stranieri Linzi sottolinea anche la salute del jazz italiano. “Il jazz italiano sta molto bene e ci sono tanti giovani che decidono di abbracciare questo linguaggio musicale. Noi vogliamo dare importanza e opportunità a questi giovani e così abbiamo “dedicato” loro “JAZZMI FUTURE che si svolgerà sul palco del Teatro dei filodrammatici (prestigiosa e storica struttura milanese)” Le scelte estere invece sono ben precise. “Anche quest’anno ci sarà tanto spazio per il jazz britannico, che è la scena che sta dando molto al panorama mondiale. Non mancheranno poi i grandi nomi americani che tornano a poter suonare all’estero.”

Il calendario 2021 prevede tanti ritorni ma anche tante “prime volte” nonché recuperi di eventi in calendario nella passata edizione che non si sono potuti realizzare per l’anticipata chiusura della manifestazione. “Stefano di Battista – spiega Linzi – si esibirà per la prima volta in un nuovo progetto con le musiche di Morricone presentando anche brani meno noti del Maestro tutti rivisti per sax.Ci sarà la prima volta di Fabrizio Bosso e ci sarà il recupero del concerto dello scorso anno di Roberto Gatto che si esibisce per la prima volta con tributo al progressive. Lo scorso anno – prosegue il Direttore Artistico Luciano Linzi – dovevamo festeggiare i dieci anni dell’etichetta di Paolo Fresu (la Tuk). Lo recuperiamo quest’anno e Paolo si esibirà con alcuni degli artisti dell’etichetta.”

Tra i tanti locali dove avranno luoghi i concerti, gli incontri e tutte le altre iniziative del Festival c’è anche inevitabilmente il Blue Note, tempio mondiale del jazz, partner della rassegna. “La possibilità di portare la capienza all’80% ci salva la stagione – dice Andrea De Micheli, direttore del Blue Note di Milano – Tant’è che i Sold Out per i concerti di Capossela, che erano tali per le capienze al 50%, non lo sono più se arriviamo all’80%. Inoltre – afferma sempre De Micheli – La situazione controllata con Green Pass, mascherine e controlli garbati evita quello stato brado che vediamo nella movida dove non esiste controllo. Diventiamo un presidio sanitario.

Da segnalare la gratuità di molti eventi in calendario.

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