RKOMI: tra rap pop e funk. Con ritmo ed energia dal palco convince. Recensione.

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RKOMI
DOVE GLI OCCHI NON ARRIVANO TOUR 2020
25 Gennaio 2020
Fabrique
Milano

Voto: 7,5
Di Luca Trambusti

Rkomi – Live Milano

E’ un momento di grazia per il rapper Rkomi (al secolo Mirko Manuele Martorana) che sta vivendo un periodo intenso e significativo per la sua carriera. Un secondo disco (“Dove Gli Occhi Non Arrivano”) uscito lo scorso marzo 2019 arrivato ad essere “Platino” (50.000 copie vendute tra fisico e digitale e premiato sul palco milanese) e poi un fortunato tour di 10 date (iniziato a novembre) che si conclude con due date (la prima sold out) al Fabrique di Milano, nella stessa zona, ad una manciata di chilometri, del quartiere (il “Calvairate” per i milanesi) che lo ha visto nascere e crescere.

Davanti al club milanese la file per l’accesso era lunga, composta (ma non esclusivamente) da un pubblico giovane ed a prevalenza “femminile”: questo è il suo target di riferimento, conquistato con una proposta musicale che dall’iniziale puro rap si è spostata verso una commistione tra rap e pop. Lo testimoniano anche le collaborazioni (i featuring) dell’ultimo disco: Elisa, Jovanotti ma anche Sfera Ebbasta, Ghali e Carl Brave.

Un miscuglio di stili

Pure dal palco le sue influenze si mischiano e si aggiunge una buona dose di funk, soprattutto nelle chitarre e nel groove. Restano comunque ben presenti le sue radici rap e la propensione pop, con brano cantati (anche se le sue doti vocali non sono certo eccelse).

Una serata speciale quella di Milano, giocando in casa il rapper milanese ha puntato in alto ed ha chiamato sul palco ospiti di livello. Ecco allora che Elisa fa on stage, la sua parte nel brano “Blu”, mentre Tedua ed Ernia rappano singolarmente ed insieme. Questi ultimi due, in particolare Tedua, anch’egli del Calvairate, hanno con il rapper 26enne un rapporto di solida amicizia oltre che di collaborazione artistica.

Con lui una band

In un’ora e mezza di show Rkomi ha presentato, con grande energia, buona parte del suo repertorio (sono due i dischi, più altrettanti EP) sporcando il tutto con interessanti innesti funk che hanno alzato il tasso ritmico della serata. Ma oltre al ritmo Rkomi gioca con la melodia ed anche con la sua anima pop che per l’occasione però si indurisce e diventa molto potente. Ad accompagnarlo sul palco una band composta dal classico Dj, un batterista, un chitarrista ed un tastierista. Non è dunque solo “sintetico” e digitale il suono che arriva dal palco, c’è infatti molto “suonato”. Chitarra e (soprattutto) tastiere, in particolare in versione piano, hanno i loro spazi e contribuiscono in maniera importante alla costruzione sonora e stilistica degli arrangiamenti. A dargli un supporto nelle parti vocali due brave coriste.

Il concerto è fresco e divertente a momenti anche fortemente coinvolgente. Ci sono le occasioni in cui è impossibile restare fermi, occorre fisicamente assecondare il ritmo. Ed il pubblico del Fabrique reagisce molto bene.

Rkomi Live Milano
Gli ospiti

Ad aprire la carrellata degli ospiti è Elisa che duetta sulla loro “Blu” regalando sul finale uno splendido cameo vocale. Più avanti salgono in stretta sequenza prima Tedua e poi Ernia (per “Solletico” ed “Acqua Calda”). Sono questi i momenti propriamente rap, quelli in cui riaffiorano le più profonde radici di Mirko, che dimostra anche di avere un buon e veloce flow. In questa prima parte dello show fa anche una breve apparizione on stage la mamma del rapper.

A circa metà del concerto Rkomi e la band lasciano spazio ad una nuova proposta: sale sul palco Tommy Dali, neo entrata nell’agenzia Thaurus, la stessa di Rkomi. Per lui applausi di circostanza

La ripresa dello spettacolo è piena di energia e potenza sonora. Riappaiono anche gli ospiti. Prima Ernia a cui poi si aggiunge Tedua per un trio rap d’assalto. Si va verso la fine del concerto con alcuni dei cavalli di battaglia del rapper milanese: arrivano “Milano Bachata” un vecchio singolo che vedeva la presenza di Marracash e poi, con una sorta di bis si chiude e si va a casa con una coinvolgente “Visti Dall’Alto”.

Fuori dal rituale

Rkomi ha dimostrato di sapersi muovere con credibilità tra i generi realizzando un concerto accattivante, con una sua buona presenza scenica. Da notare che non c’è quella assillante rituale del classico campionario rap (e non solo). Quindi niente “Ciao Milanoooooo!!!”, “Su le mani”, “Fatemi sentire un gran casino…..” e slogan simili. Rkomi scherza con il pubblico, sul finire, a torno nudo e da consumata rockstar, lancia asciugamani al pubblico (puliti e non intrisi del suo sudore) ma tutto è in grande “sobrietà” quindi in qualche modo lontano dall’immaginario (ma anche realtà) rap.

Rkomi Live Milano scaletta
Non tutto è perfetto

Ci sono però anche alcuni aspetti negativi. Innanzitutto le non eccelse capacità vocali del protagonista: meglio come rapper. Poi il concerto presenta alcuni “buchi”. Sin dall’inizio tra un brano e l’altro tutto “va a buio” e bisogna attendere una lunga manciata di secondi (se non minuti come all’inizio) per il brano successivo. Infine l’insieme del concerto è stato penalizzato da una qualità acustica non certo eccelsa. Improponibile in partenza (ma questo è il solito problema dell’iniziale riequilibrio dei livelli), un po’ meglio nel proseguire del concerto, ancora di basso livello nella seconda parte dello show.

Comunque un bravo a Rkomi per il suo spettacolo e per la capacità di arrivare al pubblico.


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