GAZZELLE: L’insondabilità del successo nel nome del pop. Recensione

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GAZZELLE Recensione Milano
POST PUNK TOUR
18 Gennaio 2020
Mediolanum Forum
Milano / Assago

Voto: 5
Di Luca Trambusti

Gazzelle Live Milano 0002
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Gazzelle: il ritorno al Forum

Dopo la sua prima volta (Marzo 2019) al Forum di Milano Gazzelle torna nel palazzetto alle porte della città e ci rientra dalla “porta principale” portando con se un (convincente) sold out. Milano è una delle 7 date inserite all’interno del “Post Punk Tour” che oltre al Forum vede il bis a Roma (la sua Roma) dove le date sono raddoppiate.

Gazzelle è uno dei nomi di punta della scena indie, cioè quel cantautorato moderno (ormai mainstream) che attrae notevolmente il pubblico giovane (target 25/30) che riconosce nel musicista romano una bandiera generazionale. Tre anni di carriera tre dischi ed ora i sold out nei palasport sono un fenomeno da tenere d’occhio, sono indice di capacità di conquistare il pubblico. Per farlo nella maggior parte dei casi occorre una formula facile, diretta, comprensibile al proprio “target” di riferimento.

Momenti da condividere

Della sua “facilità” e capacità di “penetrazione” se ne ha una plastica dimostrazione proprio nei concerti che si trasformano in un rito collettivo, in un momento partecipativo dove la musica passa in secondo piano. L’importante è la condivisione attraverso il cantare insieme e nel riconoscersi in quelle parole. Allora Gazzelle evidentemente incarna concetti, sentimenti condivisi. In più di un’occasione il Forum si trasforma in un enorme karaoke, facili melodie da seguire trovando ognuno la propria soddisfazione nel cantarle. E’ anche il trionfo del telefonino che raccoglie video.

30 anni

Per questo Gazzelle è da intendersi in senso generazione. Racconta il malessere di UNA PARTE dei suoi coetanei, il loro “male di vivere”, dell’età che “avanza”. “Ho appena compiuto 30 anni – dice ad un certo punto del concerto introducendo “Coprimi Le Spalle” dedicata alla madre.- Fare 30 anni è una merda, non fatelo mai.”

Scaletta Post Punk Tour
Scaletta Post Punk Tour
Con un gin tonic sul palco

La sua vincente semplice immediatezza resta immutata anche nelle versione live. Gazzelle non è certo una “belva da palco”. La sua presenza scenica è quasi timida, anch’essa essenziale, che non toglie niente (ma non aggiunge nemmeno) alla sua scelta e proposta musicale. Anche il palco è sgombro. Ci sono due livelli: su quello più basso si muove (o meglio cammina) il cantante (spazio fin sovradimensionato per i suoi spostamenti) e dove “parcheggia” il gin tonic che sorseggia per lo spettacolo. Su un piano più alto trova posto la band composta da chitarra, tastiere, basso batteria ed un quartetto d’archi (al femminile). Alle spalle del gruppo ed alla base del “piano superiore” scorrono immagini colorate e riprese video del concerto (che si apre con le immagini del viaggio di Gazzelle dal camerino al palco).

Importante cantare

Va detto che anche la musica ha una sua semplicità ed è un sottofondo su cui distendere le ben più importanti parole che sono il focus dell’arte di Gazzelle. In realtà la funzione degli archi non è così evidente se non nella sezione acustica che arriva a metà show e dove Gazzelle si esibisce (nella parte bassa del palco) solo accompagnato dal piano e dai “legni”.

Gazzelle Live Milano

Ovviamente la scaletta si compone con tutti i suoi cavalli di battaglia ed i (tanti) successi che hanno segnato la pur breve carriera del musicista romano (Flavio Bruno Pardini all’anagrafe), inclusa la sua “Vita Paranoia”, singolo uscito proprio il giorno prima del concerto, ennesimo estratto del suo ultimo disco “Punk”.

Destinato ai fan

Quello di Gazzelle (che nel look richiama Liam Gallagher con tanto di occhiali da sole d’ordinanza) è un concerto semplice (e per certi canoni anche “poco”), con brani spesso sovrapponibili tra loro, con ossessiva ripetizione di frasi/parole, melodie che arrivano subito e tante canzoni da cantare, che evidentemente affondano nel pubblico come coltello caldo nel burro. E’ uno show che comunque raccoglie consensi, probabilmente proprio per la sua immediatezza. Tutto questo nel nome dell’evoluzione del pop che in passato aveva modelli differenti.

Sicuramente SOLO destinato ai fan.

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