TIZIANO FERRO: San Siro la notte più bella della sua vita. Recensione Concerto Milano

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TIZIANO FERRO
IL MESTIERE DELLA VITA TOUR
17 Giugno 2017
Stadio San Siro
Milano

Voto: 8
di Trambusti Luca

Ed anche la seconda serata a San Siro (sulle tre previste) Tiziano Ferro l’ha portata a casa tra il trionfo del pubblico. Il colpo d’occhio sullo stadio è buono, prato, primo e secondo anello sono pieni, mentre il terzo è agibile solo nella sua parte centrale, quella fronte palco. Dunque anche per la seconda serata la risposta del pubblico è stata buona.

Così se c’è Il Mistero Della Vita non c’è nessun mistero invece per quanto riguarda il successo del cantautore di Latina: è amato. E lo dimostrano i presenti al concerto accorsi ad applaudire, a cantare, ad “esserci” all’evento atteso. Infatti quello che più colpisce è la passione, l’affetto, la partecipazione che i fan mettono verso il loro beniamino.

Il soggetto principale dello show è l’unione tra Ferro ed il suo cantato. I testi delle sue canzoni, il suo modo di cantarle sono l’elemento centrale della serata. Di Tiziano si amano i suoi concetti, le sue parole ed il suo modo di esprimerle e cantare. Più ancora della sua musica. Quale sia questo equilibrio lo dimostra anche la disposizione del palco: la band (di 6 elementi) è in ombra, defilata, ai lati della passerella verso il pubblico che è il luogo di “manovra” di Ferro, sempre solo, sempre in primo piano a prendersi per intero la scena. Questa disposizione non è casuale perché di fatto corrisponde al ruolo della musica (intesa come sette note) che resta in secondo piano.

E’ potente, compatta un perfetto sostegno ma non centrale, ruolo che invece hanno i testi i quali potrebbero essere “appoggiati” ad una qualsiasi musica. Le canzoni di Tiziano infatti sono piene di parole, concetti ed idee e questo è il suo stile, per questo il pubblico lo ama ed accorre ai suoi concerti, compra ed ascolta le sue canzoni. Ovviamente però le necessità dello stadio sono quelle di una pressione sonora consistente ed in questa direzione va il concerto con un volume elevato che copre anche l’effetto “Karaoke”-

Ciò premesso il concerto di San Siro è sontuoso, spettacolare. La produzione (ovvero tutto ciò che si unisce e contorna l’aspetto musicale) è ricchissima. Il palco è gigantesco, ha una parte sospesa che a seconda dei momenti è un video wall o una pedana/scalinata su cui Tiziano si esibisce. Le luci con il calar del buio diventano spettacolo nello spettacolo, con incredibili giochi ed uso dei laser che disegnano forme in aria e sul pubblico. Sullo schermo c’è sempre il primo piano, più o meno stretto, di Tiziano con il suo immancabile e contagioso sorriso.

Su tutto poi l’acqua. Se all’inizio è solo rappresentata visivamente sugli schermi in pochi minuti appare magicamente nella sua sostanza. Dalla parte superiore del fronte palco infatti inizia a scendere un vero muro di acqua che “riempie” la scena. Questo “gioco” avverrà un paio di volte nel corso dello spettacolo sino a quando sulle ultime note del concerto (“Potremmo ritornare”) Tiziano non si getterà inginocchiandosi sotto la cascata di acqua lasciandosi inzuppare (il getto parrebbe bello potente) sino al midollo tra il trionfo del pubblico.

Dunque la parte “spettacolare” del concerto è preponderante così come lo sono le canzoni (nell’accezione detta prima), in questo senso il concerto è molto ricco, sia sul lato produttivo sia, con tutte le sue caratteristiche, su quello artistico. Oltre alle sue classiche ballate pop Tiziano Ferro si lascia andare verso cose più ritmiche che coinvolgono lo stadio. Sulle note di “E Raffaella è mia” il prato inizia ad ondeggiare ritmicamente così come tutto lo stadio che vibra ed oscilla per il movimento del pubblico. Nella parte centrale dello spettacolo Tiziano chiama a se due chitarristi e seduti su degli sgabelli si presentano al pubblico in versione acustica ed intima: è il momento dei canti collettivi.

Nella parte finale del concerto invece c’è una sezione tutta ritmica in cui accenni rap s’incrociano con il pop e con una leggera elettronica. Per l’occasione anche il look del cantante si fa più “casual”: via eleganti giacca e camicia bianca per dare spazio ad un giubbotto con i jeans “strappati”. E’ anche il momento in cui il pubblico si diverte ed anche in cui la musica assume un ruolo diverso acquisendo una maggior presenza e sostanza. E’ il momento di “Rosso Relativo”, “Xdono” ed un’ottima versione di “Stop! Dimentica”.

Durante il concerto il protagonista cerca di dare idea di cosa si possa vedere e sentire stando su quel palco. Per farsi aiutare in questo compito chiama on stage una ragazza del pubblico, alla quale chiede di supportarlo in quest’emozione. La giovane, romana, è ovviamente ben più in difficoltà di Tiziano. La poverina terribilmente emozionata, incredula ed imbarazzata balbetta qualche parola ed alla fine Ferro fa con lei ciò che fa idealmente con il pubblico: abbracciarsi. E così i due avvinghiati si beccano gli applausi dello stadio (e l’invidia di molte) mentre la ragazza sussurra qualcosa nell’orecchio di Ferro il quale dice di ripetere al microfono perchè avendo lui le cuffiette non riesce a sentire. Ovviamente la ragazza non ci pensa nemmeno a ripetere alla platea.

Tiziano Ferro, grazie anche ad una eccellente produzione, pare sapersi muovere a suo agio negli stadi e pur non essendo il suo primo San Siro pensa sempre che “averlo fatto per 3 volte di fila sia sempre un sogno” come dice lui dal palco ed aggiunge “questa è la notte più bella della mia vita” e la definisce anche la “notte dei miracoli”-

Così al netto della passione per Ferro quello che mette in scena è uno spettacolo imponente, una dimostrazione muscolare, non solo dal punto di vista artistico ma anche da quello commerciale organizzativo. Una sfida però vinta perché premiata dal pubblico. Ed il tour è solo all’inizio ad esempio lo attendono ancora due date all’Olimpico di Roma e due a Bari.

Ricordiamo anche i componenti della band: Luca Scarpa (piano e direzione), Davide Tagliapietra e Alessandro De Crescenzo (chitarre), Reggie Hamilton (basso), Christian Rigano (tastiere), Andrea Fontana (batteria).

Il Tour:
21 giugno – TORINO – Stadio Olimpico
24 giugno – BOLOGNA – Stadio Dall’Ara
28 giugno – ROMA – Stadio Olimpico
30 giugno – ROMA – Stadio Olimpico
4 luglio – BARI – Arena della Vittoria
5 luglio – BARI – Arena della Vittoria
8 luglio – MESSINA – Stadio San Filippo
12 luglio – SALERNO – Stadio  Arechi
15 luglio – FIRENZE – Stadio Franchi


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