JOAN AS POLICE WOMAN: il carismatico fascino di un’autentica perla. Recensione concerto

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JOAN AS POLICE WOMAN
25 novembre 2016
Monk Club
Roma

Voto: 8
di Francesca Amodio

Il Monk Club della Capitale è oramai una meravigliosa certezza in fatto di qualità, eterogeneità dell’offerta musicale, insomma una vera e propria garanzia per gli addetti ai lavori e non: anche stasera il magistrale concerto di Joan As Police Woman ne è un’autentica conferma.

Nata Joan Wasser negli Stati Uniti quarantasei anni fa, magnificamente portati, dopo le illustri collaborazioni con artisti che vanno da Elton John a Lou Reed, dagli Scissor Sisters agli Antony and the Johnsons, diventa Joan As Police Woman nel 2002, dando inizio ad un eccezionale progetto solista, che di diritto le conferisce il titolo di una delle artiste donna internazionali più all’avanguardia di sempre.

Concerto full band quello di stasera, che vede peraltro il compagno della polistrumentista americana Benjamin Lazar Davis al basso, che suona in maniera eccelsa, e ai synth, così come del resto anche i fenomenali chitarrista e batterista della band, ed è anche questo scambio continuo di strumenti che contribuisce a rendere squisitamente più coreografico il live, azzerando la staticità.

Scaletta ineccepibile, e soprattutto nella prima parte del live, Joan As Police Woman si mostra in assoluto e completo stato di grazia: voce eterea, cangiante, meravigliosa, accompagna sonorità assolutamente impossibili da ingabbiare, che attraversano e abbattono totalmente ogni barriera di genere, dal pop – rock all’elettronica, così come solamente in pochi nel panorama cantautorale sperimentale internazionale sanno fare.

L’artista presenta i brani del suo ultimo album in studio, il quinto, dal titolo “Let it be you”, ma non mancano certamente i pezzi più celebri tratti dai suoi precedenti quattro lavori, “Real life”, “To Survive”, “The Deep Field” e “The Classic”.

L’atmosfera tipica del club, di un pubblico chiaramente non troppo numeroso, di silenzio, di luci soffuse, conferiscono a questo concerto un’aura magica e sottile, amplificando ancor di più l’incanto delle note di questa fantastica polistrumentista illuminata, che ha saputo fare della sperimentazione e dell’indagine sonora la sua arma vincente e assolutamente ammaliante, sempre rimanendo negli argini di una gran classe e senso di misura e mai sfociando nell’esagerazione o nel superfluo.

Una magnifica ora e mezza di live praticamente vola sulle note di quest’artista formidabile, avanti anni luce nel suo campo, fonte d’ispirazione continua per musicisti e ascoltatori, tutti pienamente e indissolubilmente contagiati dal carismatico fascino di Joan As Police Woman, autentica e rara perla della musica contemporanea.


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