THE CURE: sobrietà, sostanza ed energia. Recensione Concerto

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THE CURE
1 Novembre 2016
Mediolanum Forum
Milano Assago

Voto: 9,5
di Luca Trambusti

The Cure arrivano a Milano per la terza (su quattro) data del loro mini tour italiano (la prima milanese). Arrivano preceduti da un consenso unanime, da un grande gradimento e portano un doppio sold out nel palazzetto alle porte di Milano. L’aria è quella delle grandi occasioni: parcheggi pieni, code per entrarci, tanta gente davanti al forum, bagarini (quelli tradizionali) scatenati. Addirittura la “chioccia” Manuel Agnelli ha portato i suoi “anatroccoli” della squadra di X Factor ad assistere all’evento

Ci sono quindi tutte le premesse per poter assistere ad un grande concerto. E così è!

Stranamente anticipato alle 20,00 l’inizio del concerto arriva poi alle 20,20. Cala il buio ed attacca una lunga intro strumentale che ci porta da prima in un’atmosfera sognante e vagamente elettronica. Quando però la band sale sul palco ed attacca ci si rende conto che il tiro ed il tema del concerto saranno altri.

THE CURE
1 Novembre 2016
Mediolanum Forum
Milano Assago
THE CURE
1 Novembre 2016
Mediolanum Forum
Milano Assago

The Cure regalano energia pura, nelle quasi tre ore di show. Robert Smith e soci si muovono sui territori del pop e del rock, lasciando da parte quelle atmosfere più intense e cupe che fanno parte del loro DNA artistico. Luci colorate, ritmo ed un perfetto intreccio fra tastiere e chitarra portano il concerto verso un vero evento rock. Impressionante il pompare del basso ma ancor più incredibile è il ritmo, una pulsante batteria concede delle linee ritmiche che invitano a “muovere il culo” e lasciarsi trasportare dalla musica.

Ottimo anche l’impianto scenico. Luci essenziali, o mai esagerate, dai colori ottimamente combinati tra loro incorniciano un palco semplice e spoglio. Alle spalle della band scorrono immagini raramente del concerto, il più delle volte oniriche, quasi psichedeliche. Ci sono solo due schermi con le immagini della band impegnata a suonare; sono laterali al palco ed in altro e francamente non viene mai voglia di guardarli. Lo spettacolo è lì, arriva dal palco, senza nessuna distrazione visiva. La concentrazione sul complesso musica scenografia è massima, con la musica in primo piano. In alcuni episodi il suono ti rapisce arrivando alla “sindrome di Stoccolma” ovvero all’innamoramento del tuo rapitore, del carnefice. The Cure ti portano in un loro mondo, in un’atmosfera che stimola il cervello ed anche il cuore ed i muscoli per il suo pulsare ritmico.

THE CURE
1 Novembre 2016
Mediolanum Forum
Milano Assago

Per certi versi è una sorpresa: per esperienze precedenti e per l’immaginario dei Cure che è spesso legato al mondo dark, a suoni cupi, atmosfere rarefatte. In questa occasione dimenticate tutto questo. E’ un concerto di grande energia e di grande coinvolgimento e molto vario ma senza mai un momento di cedimento o una parte meno efficale di un’altra. E’ la celebrazione di una band che conferma di essere eclettica ed altamente professionale nonché di grande esperienza. Non c’è un momento di stanca sebbene il concerto sia di lunga durata, le canzoni sono serrate una all’altra, il pubblico si lascia trascinare dalla band, reagisce con grande energia e reattività a quello che arriva dal palco. E’ tutto un ondeggiare di teste e di movimento. Una festa.

E Robert Smith si dimostra un ottimo MC. Parla poco ma ringrazia sempre in italiano, dimostra affetto e riconoscenza al suo pubblico e sopratutto ci mette grande passione pur non essendo quello che si può definire un “animale da palcoscenico”. Gioca molto sul suo carisma, sulla sua emblematica figura e personaggio. Chi invece non sta fermo un attimo è il bassista che si muove sul palco macinando chilometri su chilometri.

Grande concerto, grande evento, grande coinvolgimento grande energia. Stasera si replica a Milano per l’ultima data italiana.

Imperdibili.


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