WILLIE PEYOTE, il video del secret concert
WILLIE PEYOTE
A Torino il secret concert per presentare il suo nuovo album
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WILLIE PEYOTEha presentato in anteprima il suo nuovo lavoro discografico, “Sulla riva del fiume”, una raccolta di 12 tracce ripubblicata nel febbraio 2025 contenente anche il brano “Grazie ma no grazie” presentato all’ultima edizione del festival di Sanremo.
Un secret concert (realizzato in collaborazione con il Jazz:Re Found Festival) per pochi intimi, tenuto all’interno delle storiche sale di Blumusica di Torino, tra luci soffuse, strumenti caldi e un’atmosfera sospesa, perfetta per restituire la complessità emotiva e narrativa di un disco che parla al tempo presente con onestà e profondità.
Qui un estratto video del live
L’artista torinese, classe 1985, al secolo Guglielmo Bruno, torna con un album che chiude simbolicamente un percorso iniziato dieci anni fa: quello della cosiddetta trilogia sabauda, una narrazione lunga un decennio che ha saputo intrecciare evoluzione personale, impegno sociale e identità musicale. Un progetto coerente, costruito nel tempo, che ha definito Willie Peyote come uno degli autori più originali e lucidi (nonché tra le penne più affilate) della scena contemporanea.
Tra rap, cantautorato, funk e jazz (lui non si identifica in nessun genere, è tutti e nessuno allo stesso tempo), Sulla riva del fiume conferma la sua cifra: testi intelligenti e pungenti, impegno civile e sarcasmo corrosivo, un’ironia che non si nasconde. La capacità di osservare il presente per quello che è, con disincanto e umanità, senza mai cedere alla retorica o alle mode del momento.
Anomalo ma necessario, Willie Peyote è da sempre in equilibrio tra il sarcasmo e l’empatia, tra la critica politica e il racconto personale. Ha saputo conquistare un pubblico trasversale senza mai scendere a compromessi con l’omologazione o le logiche di piattaforma. Il suo coraggio, oggi, va oltre la scrittura: senza legarsi a bandiere o slogan, l’artista ha preso posizione contro il genocidio a Gaza, e più recentemente ha attaccato apertamente Spotify per gli investimenti nell’industria bellica. Mentre per molti colleghi il silenzio resta la via più semplice, soprattutto quando esporsi può significare esporsi al rischio, lui sceglie la voce. Non per provocare, né per strategia, ma per necessità morale. Perché la coerenza, in certi casi, è una forma di disobbedienza.
nel secret concert, questa sua voce si fa ancora più nitida: tra brani inediti e arrangiamenti essenziali, Peyote mette in scena la maturità di un pensiero critico che continua a interrogarsi sulle contraddizioni del presente. Ma anche la leggerezza di un’ironia mai gratuita, e la consapevolezza di chi sa bene cosa significhi esporsi, prendere posizione, restare indipendente.
anteprima che vi presentiamo è soltanto un assaggio di ciò che accadrà al festival. Ma è anche un’occasione per (ri)scoprire il percorso coerente e appassionato di un artista che ha attraversato un decennio musicale senza mai smettere di evolversi, e che oggi torna con un progetto che unisce introspezione e attivismo, musica e visione.
WILLIE PEYOTE, nome d’arte di Guglielmo Bruno, artista torinese classe 1985, ha presentato in anteprima live il suo nuovo album intitolato “Sulla riva del fiume” attraverso un secret concert tenutosi nelle storiche sale di Blumusica a Torino.
L’evento, caratterizzato da un’atmosfera intima e raccolta, ha permesso di immergersi nella complessità emotiva e narrativa di un lavoro discografico che parla al presente con profondità e onestà.
L’album rappresenta la conclusione simbolica di un percorso decennale, la cosiddetta “trilogia sabauda”, che ha accompagnato l’evoluzione artistica e personale di Willie Peyote, intrecciando impegno sociale, crescita personale e identità musicale. Questo progetto coerente e articolato ha consacrato l’artista come una delle penne più originali, lucide e affilate della scena musicale contemporanea italiana.
“Sulla riva del fiume” è un caratteristico mix di rap, cantautorato, funk e jazz, senza che Willie Peyote si identifichi rigidamente in un genere specifico. Il disco conferma la cifra stilistica del cantautore torinese, fatta di testi intelligenti, pungenti, intrisi di impegno civile e sarcasmo, con una vena ironica mai nascosta che osserva il presente con disincanto e umanità, evitando retoriche e mode passeggere.
Da sempre in equilibrio tra sarcasmo ed empatia, critica politica e narrazione personale, Willie Peyote ha saputo conquistare un pubblico trasversale mantenendo una posizione indipendente, lontana da compromessi e omologazioni. Il suo coraggio si manifesta non solo nella scrittura, ma anche nelle prese di posizione pubbliche: ha denunciato il genocidio a Gaza e criticato apertamente Spotify per i suoi investimenti nell’industria bellica.
Il secret concert ha messo in luce la sua visione, alternando brani inediti ad arrangiamenti essenziali e una leggerezza ironica mai banale. Willie Peyote, ancora una volta, dimostra così di essere un artista consapevole del significato di esporsi, prendere posizione e restare indipendente nel panorama musicale attuale.
L’anteprima offerta rappresenta solo un assaggio di ciò che attende il pubblico al Jazz:Re:Found Festival, ma è anche un’occasione per riscoprire il percorso coerente e appassionato di un artista che ha attraversato un decennio di evoluzione musicale senza mai fermarsi, presentando ora un progetto che unisce introspezione, attivismo, musica e visione in un equilibrio unico e coinvolgente.
Willie Peyote è atteso come ospite giovedì 28 agosto al Jazz:Re:Found Festival 2025, importante rassegna che si svolge dal 27 al 31 agosto a Cella Monte / Monferrato Unesco
https://www.facebook.com/williepeyote