ROYAL REPUBLIC: la musica che spettina Recensione live Milano e scaletta concerto
ROYAL REPUBLIC
Recensione live Milano e scaletta concerto
30 aprile 2025
Alcatraz
Milano
Recensione di Luca Trambusti
Voto: πππ
“A causa di problemi di salute occorsi a diversi membri della band, il concerto a Milano viene annullato. Abbiamo provato in ogni modo negli ultimi due giorni a risolvere la situazione, ma c’è un limite oltre al quale semplicemente non vale la pena correre rischi per la salute. Naturalmente siamo molto tristi per questo e speriamo di rimediare al più presto possibile.”
Con questo comunicato il 13 febbraio scorso, poche ore prima di salire sul palco, i ROYAL REPUBLIC hanno cancellato il concerto milanese con cui presentavano il nuovo album.


Pochi giorni dopo arrivava un’altra notizia: il concerto milanese si sarebbe recuperato il 30 aprile, e così è stato.
Finalmente a Milano a mostrare chi sono
Dunque l’atteso quartetto svedese ha potuto sbarcare alla Santeria di Milano (un forno nella prima giornata calda) e dopo oltre 5 anni tornare per mostrare chi sono e come si sono evoluti nel tempo.
Dal palco la band propone un misto di glam rock, post punk, sano rock, un po’ di hard rock e un pizzico di Metallica (di cui propongono una cover), un cocktail esplosivo, potentissimo veloce di grande energia che spettina i presenti.
L’inizio è spettacolare, con il frontman Adam Grahn che imbraccia una chitarra illuminata con diversi colori che spicca nel buio. Un inizio “assassino” che lascia subito capire quali sono le intenzione dei quattro.
Giubbotti di pelle, luci cangianti che illuminano anche l’interno della batteria, ma soprattutto musica potente , veloce, una fucilata dietro l’altra, un susseguirsi senza soluzione di continuità diventando una mitragliata.
Una buona dose di machismo, una spruzzata di testoterone e una notevole presenza scenica e qualche momento coreografico completano il quadro della serata che è un susseguirsi e alternarsi di assoli e riff micidiali.
Una mitragliata

Un pubblico affezionato e appassionato riempie la Santeria e la band svedese entra subito in sintonia con la platea, con Adam che scherza e si diverte con le persone sotto il palco.
La raffica elettrica, con i brani più conosciuti acclamati e condivisi dai presenti, si ferma solo per due brani acustici, cantati, suonati ed interpretati dai quattro fronte palco. Un divertente siparietto che rende ancor più piacevole la serata.
Alla ripresa “elettrica” troviamo, sulle note di “Ain’t Got Time”, Adam a centro platea, circondato dal pubblico. A lui si unisce Gabriele, uno spettatore, al quale spetta il compito di tenere il ritmo suonando il “campanaccio” (ma da come maneggia la bacchetta si direbbe che sia un batterista).
Al ritorno sul palco ancora una manciata di canzoni veloci, fresche ed anche divertenti, all’occasione pure da ballare.
Nei bis poi arriva anche la cover di “Battery” dal repertorio dei Metallica.
Alla fine in poco meno di 90 minuti la band chiude il concerto, un’esibizione vitale, fresca, divertente, potente e tutto sommato anche originale.
Una sferzata rock piena di energia che lascia tutti gli appassionati (e i presenti) soddisfatti e contenti (e sudati) per quanto hanno visto e sentito.
Bravi, da seguire per gli incalliti rocker di ogni età.
Scaletta

My House
Lovecop
Getting Along
Baby
Boots
Stop Movin’
Anna-Leigh
Back From The Dead
Full Steam Spacemachine
Wow! Wow! Wow! (Acustico)
Boomerang (Acustico)
Ain’t Got Time
Fireman & Dancer
Tommy-Gun
Bis
Lazerlove
Battery (Metallica cover)
Rata-Tata
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