STEVE WYNN: mancano gli assoli di elettrica ma non il carisma Recensione e scaletta live Alessandria

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STEVE WYNN, leader dei Dream Syndicate e tra i nomi di punta del cosiddetto Pasley Underground, movimento che diede il via alla rinascita del rock americano negli anni ’80 insieme ai Green On Red, gode tutt’ora di un notevole seguito, soprattutto nel nostro paese, tanto da riuscire a organizzare tour nella nostra penisola quasi ogni anno con le sue diverse formazioni.

Live con Chris Cacavas dei Green On Red

Ritorna ora in Italia per undici date, in versione duo acustico, accompagnato da Chris Cacavas dei Green On Red, con cui in passato ha già più volte collaborato. Si tratta quindi di un tour già rodato, fondato su una lunga collaborazione e profonda amicizia tra i due, che possono permettersi di scherzare e prendersi un po’ in giro, proponendo una scaletta che cambia sensibilmente di sera in sera tenendo però il baricentro fisso sul repertorio dei Dream Syndicate, che è quello che in fondo il pubblico si aspetta.

Come nel precedente tour in coppia, anche stavolta il concerto è diviso in tre parti. L’apertura è nelle mani di Cacavas che alternandosi tra chitarra e tastiere propone sei brani dal suo repertorio, passando dalle atmosfere più acustiche e cantautorali a quelle più elettriche eseguite con le tastiere e utilizzo sapiente di effetti elettronici con cui si diverte a modificare i suoni. Set molto apprezzato dal pubblico.

Brani da solista e cover

Pubblico che stasera però è qui soprattutto per Wynn, nella speranza di ascoltare i classici dei Dream Syndicate, e viene accontentato: da quel repertorio il rocker americano nel suo set ripesca “The Days of Wine and Roses”, in una versione che, sebbene accompagnata solo con la chitarra acustica, riesce a essere comunque tirata e tosta, raccogliendo il plauso del pubblico, così come per “Tell Me When It’s Over”.

Anche i brani del periodo solista convincono il pubblico, a partire dalla coppia che apre il set, il classico “The Medicine Show” e “Tears Won’t Help”. Tra i tanti progetti che l’hanno visto impegnato nel corso della sua carriera, stasera Wynn recupera quello con Peter Buck (R.E.M.), Linda Pitmon e Scott McCaughey dal nome The Baseball Project, con una bella versione di “Journeyman”.

Il terzo set vede i due musicisti condividere il palco con due belle versioni di “Southern California Line” e “Carolyn” e ripescare ancora brani dal repertorio dei Dream Syndicate (davvero bella “My Old Haunts”), arrivando a chiudere con la splendida “Boston”.

Certo, mancano gli assoli alla chitarra elettrica di Wynn, ma Cacavas alle tastiere è una spalla perfetta, e in più di un’occasione ruba la scena al collega, come nel bis dedicato a Neil Young, tra i padri ispiratori dei due musicisti, che regalano un’emozionante versione di “Down by the River”, degna chiusura di un concerto che ha soddisfatto un pubblico di appassionati di classic rock, in una città che da questo punto di vista non regala nessuna soddisfazione.

Concerti di qualità

Doveroso quindi ringraziare chi si ostina a organizzare concerti rock nelle piccole città di provincia, dimostrando che quando ci sono proposte di qualità il pubblico risponde come stasera, con un bellissimo sold out.

Scaletta

The Medicine Show
Tears Won’t Help
The Days of Wine and Roses
Journeyman
Tell Me When It’s Over
Amphetamine
Glide
My Old Haunts
Whatever You Please
Southern California Line
Carolyn
Boston

Bis
Down by the River

STEVE WYNN Recensione e scaletta live Alessandria 04 aprile 2024

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