SHAME: tornano in Italia

Condividi

SHAME
Due live a luglio 2023 con il nuovo album

Dopo l’esordio con “Songs of Praise”, e “Drunk Tank Pink”, il secondo lavoro pubblicato a gennaio 2021 gli SHAME, il quintetto post-punk di South London, fanno ritorno con “Food For Worms”, il nuovo disco uscito il 24 febbraio 2023.

Martedì 4 luglio 2023 – Arti Vive Festival Giardini Ducali – Modena
Giovedì 27 luglio 2023 – Sei Festival Fossato Del Castello – Corigliano D’Otranto

Dopo essersi fatti strada attraverso la crisi di identità nel loro secondo album, gli Shame sono arrivati a maturità con “Food for Worms”, il nuovo lavoro che Steen dichiara essere “la Lamborghini degli album degli Shame”.

Per la prima volta, la band non ha cercato di trovare l’ispirazione scavando dentro se stessa, ma cercando di catturare il mondo che li circonda. “È strano, vero? La musica pop parla sempre di amore, struggimento o di se stessi. Non c’è molto sugli amici”. Per molti versi, l’album è un inno all’amicizia e una documentazione della dinamica che solo cinque persone che sono cresciute insieme – e sono cresciute così vicine, contro ogni previsione – possono condividere.

La copertina dell’album è stata realizzata dall’acclamato artista Marcel Dzama, il cui stile evoca fiabe oscure e surrealismo, suggerisce ciò che non è stato detto, ciò che si trova sotto la superficie.

Se da un lato “Food for Worms” richiama alla mente una certa morbilità dall’altro vuole essere una celebrazione della vita, il modo in cui, alla fine, abbiamo tutti bisogno l’uno dell’altro.

Fin dall’inizio, la band ha cercato di dare luce alle contraddizioni più scomode: Steen s’impegna sempre a togliersi la maglietta durante le esibizioni, un modo per affrontare le insicurezze del peso corporeo. Per pura sfida, giocando le proprie vulnerabilità come punti di forza.

La band ha registrato “Food for Worms” mentre era in tour in Europa, rinvigoriti dalla forza della reazione che hanno incontrato con il loro nuovo materiale. Quell’energia viva è stata catturata perfettamente nell’album, come un fulmine in una bottiglia.

Il disco è stato prodotto da Flood (Nick Cave, U2, Foals). Registrare ogni brano dal vivo significava una sorta di resa: qui, gli spigoli vivi conferiscono all’album la sua consistenza; gli errori sono più interessanti della perfezione. In un certo senso, si rifà al titolo stesso e al modo in cui con questo disco la band sta abbracciando la fragilità e, così facendo, sta attingendo a una nuova fonte di coraggio.

Segna anche un allontanamento sonoro da tutto ciò che hanno fatto prima. Gli Shame hanno abbandonato i loro inizi post-punk per influenze molto più eclettiche, attingendo dalle osservazioni liriche acute ma semplici di Lou Reed e dalle opere più melodiche della band tedesca degli anni ’90, Blumfeld.

SHAME: www.shame.world | www.facebook.com/shamebanduk | www.instagram.com/shame


Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *