JETHRO TULL: dopo i live di Febbraio tornano in Italia nell’estate 2022

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JETHRO TULL
Live estate 2022

Reduci dalle date sold out nei teatri italiani e dall’uscita a gennaio di The Zealot Gene, primo album in studio dopo 18 anni, la band di Ian Anderson annuncia il tour che prevede il loro ritorno in Italia per l’estate 2022. Saranno 4 gli speciali appuntamenti estivi per i pionieri del progressive rock:

11 luglio 2022 – Teatro Antico – Taormina (ME)
13 luglio 2022 – Castello di Udine @Folkest 2022 – Udine
7 agosto 2022 – Stadio Tassara – Breno (BS)
8 agosto 2022 – Villa Bertelli – Forte dei Marmi (LU)

info su www.bpmconcerti.com 

I biglietti per Taormina, Udine e Breno potranno essere acquistati sui circuiti ufficiali Ticketone e Tickemaster dalle ore 12 di venerdì 4 marzo; mentre quelli per il concerto di Forte dei Marmi saranno disponibili a breve.
 

Jethro Tull

I Jethro Tull apparvero per la prima volta con questo nome nel 1968 nel famoso Marquee Club di Londra e da lì riuscirono a creare immediatamente un largo seguito, suonando su e già per l’Inghilterra. Il vero successo – anche un po’ a sorpresa – arrivò al Sunbury Jazz e al Blues Festival nell’estate del 1968. I Jethro Tull registrarono e pubblicarono il loro primo album, This Was, con la formazione originale con Anderson, Cornick, Bunker e Abrahams. Dopo la sostituzione di Mick Abrahams con Martin Barre, circa altri 30 musicisti si sono avvicendati nelle fila dei Jethro Tull, marchio che sopravvive fino ad oggi e dura nel tempo: Ian Anderson si esibisce con la band in genere per circa un centinaio di spettacoli ogni anno in tutto il mondo.

Il nuovo album

La storica prog band britannica ha pubblicato The Zealot Gene il 28 gennaio. Il disco, anticipato dalle release Shoshana Sleeping e dalla title track, è stato descritto da Ian Anderson come un insieme di riflessioni su temi e concetti biblici. “Anche se nutro un’autentica passione per lo sfarzo e la narrazione fiabesca del Libro Sacro, sento ancora il bisogno di mettere in discussione e disegnare paralleli a volte sacrileghi del testo“.


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