C’ERANO UNA VOLTA I CONCERTI: DEEP PURPLE – 1972

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DEEP PURPLE
1 marzo 1972
KB Hallen
Copenhagen, Denmark

Il 9 luglio 1971 i Deep Purple pubblicano “Fireball”, il loro quinto album; il 25 Novembre 1972 esce invece “Machine Head”. Siamo nel periodo d’oro e “Fireball” raggiunge la vetta delle classifiche proprio in Danimarca dove, nel 1972, è registrato questo live della band inglese. Il concerto fu organizzato e ripreso (audio e video) dalla radio Tv Danese per la messa in onda. Questo è il video di quello show. Non fatevi dunque ingannare dalla dicitura “Made In Japan” che appare sul video.

Prima di Made In Japan

Pochi mesi dopo i Deep Purple avrebbero conquistato il Giappone ed il mondo con il mitico doppio live “Made In Japan” registrazione del tour nipponico in Agosto 72 e pubblicato nel dicembre dello stesso anno.

Un anno di fuoco per Gillan e soci, oltre che apice espressivo della band nella sua formazione più potente che vedeva: Ian Gillan: voce, Ritchie Blackmore: chitarra, Ian Paice: batteria, Roger Glover: basso e Jon Lord: tastiere.

E questi sono i protagonisti delle immagini live che qui riproponiamo. Le registrazioni audio di questo concerto sono uscite nel 2007 in un Cd intitolato “Live in Denmark 1972”, ufficializzazione discografica dopo l’uscita di numerosi bootleg, tutti però provenienti dalle stesse bobine audio.

E’ il periodo, lo stesso tour, di “Made In Japan” e quindi si ritrovano le medesime sonorità ed anche la scaletta è molto simile, anche se più ridotta in numero. Ben differente però é la sua esecuzione. In questo caso l’apertura “Highway Star” anticipava l’uscita discografica, una novità destinata la pubblico dei concerti. (quando uscì su “Made In Japan” era già conosciuta perché presente sul disco pubblicato il mese precedente). Lo stesso vale per il “blusaccio” “Lazy” e la psichedelica e fin infinita “Space Truckin’”. Manca la classica “Smoke On The Water” ma non era ancora quel grande successo arrivato dopo la sua pubblicazione sull’Lp. Il successo arrivò con la pubblicazione come singolo nel ’73.

Tecnica e cuore tra brani dilatati

In questo video in B&N sono chiaramente mostrate tutte le grandi doti della band, la loro potenza e fluidità (“Child In Time” è inarrivabile soprattutto nella perfomance vocale). I Deep Purple sono gli sviluppatori dell’hard rock lo arricchiscono però di molti elementi e lo rendono con grande eleganza ed una notevole dose di tecnica che non sposta però l’impatto “emotivo”.

I brani si dilatano, diventano lunghissime cavalcate fatte di assoli (immancabile quello di “The Mule”) ed improvvisazioni dei singoli componenti in fughe (in particolar modo di chitarra e tastiere) che s’intrecciano tra loro aprendo ampie finestre musicali, per poi tornare al tema principale.

Da ascoltare sino a sfinimento. La voce di Gillan potrebbe essere un buon esempio per i tanti ragazzi dei talent… se non fosse che il rock non interessa più.

Questa la scaletta

Highway Star
Strange Kind of Woman
Child in Time
The Mule
Lazy
Space Truckin’
Lucille (cover)
Black Night


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