BOOMDABASH: Su le mani! E’ una festa con gli amici. Recensione

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BOOMDABASH
BOOMDABASH & FRIENDS
09 Maggio 2019
Alcatraz
Milano

Voto: 7,5
Di Luca Trambusti

BOOMDABASH & FRIENDS

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L’esplosione del successo e la massima popolarità per i Boomdabash l’ha portata nel 2018 il duetto con Loredana Bertè (“Non Ti Dico No”), brano dalla grande diffusione radiofonica e poi la successiva partecipazione al Festival di Sanremo 2019. In realtà il quartetto salentino è sulle scene da 15 anni. In questo periodo la band è cresciuta, uscendo progressivamente da un ambito tipicamente reggae (molto contaminato) per abbracciare il pop e quindi far crescere la propria visibilità grazie anche a delle azzeccate collaborazioni.

Dunque dopo un periodo così intenso come quello pre e post Sanremo era giusto arrivare a festeggiare un anniversario importante. La partecipazione al Festival ligure ha obbligato però i salentini a spostare l’appuntamento milanese ad un periodo in cui il tempo da dedicare all’evento era maggiore. Alla fine, questa serata è arrivata e si è svolta in un Alcatraz prossimo al sold out e comunque bello “caldo” in termini di partecipazione.

Non c’è nessuno strumento sul palco, solo due postazioni DJ con tanto di “Mela mangiata” in bella evidenza. Perché così fanno musica i Boomdabash. Non aspettatevi dunque una band ma una “crew”, meglio ancora un sound system. I quattro (due vocalist e due dj) infiammano la platea con i loro ritmi in levare e con la loro coinvolgente verve festaiola. L’occasione è quella giusta, il pubblico è ben disposto a lasciarsi coinvolgere e trascinare in uno spettacolo fatto anche di luci e di colori.

Su le mani Milano

Le parole più usate nella serata sono state “Su” e “mani/mano” insieme a “Milano” e “Boomdabash”. La loro combinazione in diverse formule è stato il continuo mantra della serata, il “Su le mani” una costante voglia e ricerca di un coinvolgimento a cui il pubblico ha sempre risposto in maniera positiva ed immediata (sino quasi a diventare una forzatura). Non è mancato ovviamente nemmeno il rito del selfie con il pubblico e l’illuminazione, dal buio totale, della sala con accendini e telefonini (new entry nei “giochini” da palco) come quello della suddivisione delle grida tra uomini e donne e, in questo caso tra “terroni” (in un’accezione orgogliosa e rivendicativa) e no.

Il giusto approccio

A tutto questo ci si deve approcciare con lo spirito giusto, con la voglia e l’idea di fare festa, far casino, ballare al ritmo del reggae molto contaminato in particolar modo dall’hip hop e dalla melodia. L’elemento essenziale è il ritmo ma attenzione perché i Boomdabash nel ritmo annegano anche temi importanti nei testi delle loro canzoni, quindi sono anche da ascoltare e metabolizzare per riflettere.

Aria di festa

Se l’aria di festa accompagna da sempre il gruppo salentino ed il dancehall che creano, questo concerto era una doppia occasione di festa perché c’era un anniversario da ricordare e tanti amici con cui condividere questo momento ed il palco, come già in altre occasioni. Così on stage sono saliti nell’ordine: Loredana Bertè, i dirompenti Sud Sound System, Rocco Hunt, Clementino, Sergio Sylvestre ed infine J-Ax. Tutti artisti con cui la strada dei Boomdabash si è incontrata almeno una volta, molti sono anche oltre che artisti e collaboratori, amici di lunga data.

BOOMDABASH & FRIENDS

Applauditissima Loredana Bertè apre le ospitate e con la band riprende il loro grande successo “Non Ti Dico No”, cantato e ballato con grande partecipazione dal pubblico. Poi Loredana in solitudine con le sole basi, presenta il suo nuovo singolo “Tequila e San Miguel” che di lì a poche ore sarebbe stato disponibile in digitale. Quando i Sud Sound System irrompono sul palco tutto ha un’accelerazione improvvisa, è come se si fosse saliti su una Gran turismo preparata da gara. Dirompenti hanno giocato con i Boomdabash e con il loro repertorio, in quella che è stata la più lunga esibizione tra gli ospiti. Con Rocco Hunt è arrivata l’amicizia e la complicità che lega il gruppo al solista napoletano. Insieme tra l’altro hanno presentato, come all’Ariston, la loro versione di “Un milione”.

Tanti amici pop

Altra ventata di energia è arrivata con Clementino che si è lanciato anche in una sezione di freestyle strappando risate ed applausi al pubblico. Meno incisiva l’esibizione di Sergione Sylvestre, un po’ più lontano dal mondo Boomdabash. Anche lui ha presentato il suo nuovo singolo “Parolacce” in uscita il giorno successivo. Chiude tutto J-Ax; insieme hanno eseguito il brano “Il solito Italiano” che li ha visti collaborare. Un’esecuzione secca quella del rapper milanese e poi i saluti.

La festa per e dei Boomdabash è perfettamente riuscita (ma non c’erano grossi dubbi). I quattro salentini tra successi vecchi e nuovi e con tanti amici hanno confermato ciò che sono e ciò che sanno fare. Soprattutto hanno messo in mostra l’abilità nel saper gestire pubblico e dancefloor. Una conferma.


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