CRISTIANO DE ANDRE’: Convince nel nome del padre. Recensione

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CRISTIANO DE ANDRE’ Villa Arconati
Festival di Villa Arconati
Bollate (Mi)
23 Luglio 2016

Voto: 8,5
di Luca Trambusti

CRISTIANO DE ANDRE’ Villa Arconati

E’ toccata a Cristiano De André la chiusura della 38 edizione del Festival di Villa Arconati, manifestazione che guarda alla musica di qualità con proposte interessanti del panorama nazionale ed internazionale

Da alcuni anni il cantautore affianca la sua attività discografica (9 dischi, presenze a Sanremo e molto altro) con un progetto che si chiama “De André Canta De André” ovvero il figlio rilegge il padre artista (e che artista).

Un difficile rapporto padre figlio

Quello di Cristiano con papà Fabrizio è sempre stato un rapporto difficile (lo dice lui stesso in introduzione durante il concerto) ma il giovane De André ha rispettosamente accompagnato il padre per molte tournée nelle vesti di pluristrumentista. E così Cristiano dal 2009 deciso di confrontarsi con l’illustre genitore forse anche pere esorcizzare il loro rapporto affettivo, umano ed artistico. Così ha preso “carta e penna”, strumenti e spartiti ed ha iniziato una rilettura da “musicista” del vasto repertorio deandreiano producendo tanti concerti e due CD/DVD live. A breve un nuovo tassello si aggiungerà in quanto questo tour è interamente registrato (in audio ed in video) per dare vita al terzo episodio discografico del progetto.

CRISTIANO DE ANDRE' Villa Arconati
Cristiano: il miglior testimone del padre

Si può discutere sulla scelta di Cristiano, ognuno può portare motivi alle diverse teorie sulle ragioni ed utilità di un tale progetto, una cosa però è sicura: solo Cristiano poteva e può, con onestà e per continuità rileggere il repertorio di “famiglia”. Ed infatti tra gli scopi e le ragioni di questo progetto c’è quello di preservare l’opera del padre (anche se in realtà si preserva e protegge da sola) valorizzarla e sopratutto di darle una nuova veste e magari tenere viva la memoria nelle nuove generazioni. Essendo poi il terzo tour del genere ed avendo a disposizione un catalogo musicale molto ampio Cristiano esplora aspetti diversi della produzione paterna e per l’occasione ha aggiunto brani d’amore e guerra

Riletture rock

Per dichiarazione dello stesso Cristiano la sua intenzione è di rileggere alcune canzoni con un’interpretazione da musicista quale lui è. Quindi i piani ed i rapporti poesia/musica sono scombussolati, sono re intepretati da Cristiano il quale si cimenta con arrangiamenti differenti, molto vicini al rock. Quest’operazione era già stata egregiamente fatta con la PFM, qui il risultato è differente. Non c’è più quel muoversi i punta di “fioretto” fatto a fine ’70 con Pagani e soci, qui, con maggior velocità, si assesta una bella mazzata sonora, sino a diventare sonica, a canzoni storiche che ci ricordiamo con arrangiamenti più lievi ed anche più complessi.

CRISTIANO DE ANDRE' Villa Arconati
I classici

Cristiano sposta la poesia sul rock, la energizza modificando in tal modo la percentuale musica/parole, muovendo l’accento verso la prima, pur conservando la grandezza della parola. Ecco che allora brani come (tra gli altri) “Crueza de Ma”, “Don Raffaè”, “Storia Sbagliata”, “Quello che non ho” (ritmicamente blues), “Volta la carta”, “Il Testamento di Tito” (questo uno dei momenti migliori del concerto) o il “Pescatore” prendono abiti rock per arrivare all’apoteosi con l’eccezionale versione de “La Collina”, tanto potente da far saltare l’impianto di amplificazione o la lunga cavalcata di “Fiume Sand Creek” con un tiratissimo finale tutto affidato alla chitarra elettrica. Versioni molto interessanti, potenti e coinvolgenti, in bilico tra il pop rock, il country rock ed il rock puro.

Tuttavia la delicatezza, la poesia, l’intensità della musica di Fabrizio non può essere dimenticata e così arriva una versione meravigliosa di “La Guerra di Piero”, molto povera dal punto di vista sonoro ma estremamente ricca in emotività. Una versione che si basa sull’intensità dell’interpretazione di Cristiano che la fa da consumato attore conquistando il pubblico il quale resta ammutolito, zittito e travolto dall’emozione che sta arrivando da questa rilettura.

Ma anche “Amore che Vieni Amore Che Vai” ha il suo perché emotivo nell’interpretazione di Cristiano.

CRISTIANO DE ANDRE' Villa Arconati
Molto rispetto

Dunque un concerto di grande impatto ed energia, suonato molto bene con arrangiamenti interessanti. Un lavoro che rispetta completamente le canzoni originali, le fa vedere da diversa prospettiva e dimostra di come i due De André (padre e figlio) siano in grado di dare diverse letture (sarà forse anche per un gap generazionale) di canzoni senza tempo.

No karaoke

Uno spettacolo piacevole ed accattivante in cui peraltro non si cade nemmeno nell’effetto “Karaoke” come potrebbe facilmente capitare.

Bravo Cristiano.


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