MIKA: un concerto divertente. Recensione

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MIKA Concerto Milano 2015
27 Settembre 2015
Mediolanum Forum
Milano Assago

Voto: 6,0
di Luca Trambusti

MIKA Concerto Milano 2015

La grande visibilità televisiva in Italia ha aiutato Mika anche sul piano musicale. Molto amato per la sua spontaneità ed il suo italiano (ora molto migliorato) e per il suo aspetto fisico, il musicista di origine libanese ha saputo conquistare i fan ben oltre il suo valore musicale (che non è pochissimo).

Un pop di classe orecchiabile

Quello che propone Mika è un pop di classe, molto orecchiabile e borderline con la dance, segnato dal suo falsetto che raggiunge frequenze elevate che mantiene assai bene.

La data di Milano è stata la prima di un breve tour (3 date + una quarta a Como ma in versione orchestrale). Sul palco del forum di Assago è andato in scena uno spettacolo che unisce suggestioni circensi per la scenografia, ballo, voglia di divertirsi ed infinito amore verso l’artista.

Una scenografia color pastello con una roulotte in scena

Per due ore, su una scenografia segnata da una “versatile” roulotte dai colori pastello che si trasforma in pochi istanti in altro, sovrastata da scritte luminose, Mika ha ballato, sudato, cantato, saltato, corso sul palco senza mai fermarsi, sino all’ultima nota. Ciò che colpisce è la padronanza della scena, la sua abilità a calcare il palcoscenico, ad intrattenere (anche un po’ ruffianamente) il pubblico. Dall’altra parte la platea (Forum sold out) risponde con grande passione e piacere. Quello che si capisce è che l’eterogeneo pubblico di Mika è lì anche e sopratutto per lui, per il suo personaggio, per il suo “candore” (l’urlo “Mika ti amo” sale molte volte dagli spalti). Il pubblico balla, risponde al richiamo, ripete l’agitarsi di mani e braccia come invita a fare il protagonista sul palco che chiama il pubblico a raccolta anche sul cantare con lui e dirige in maniera perfetta il rito dell’illuminazione dei telefonini (che hanno sostituito i vecchi accendini).

Spettacolo semplice e schietto

Insomma una festa collettiva, un momento di comunione e di passione. In tutto questo la musica e la band sono solo una parte, il protagonista è lui: Mika che regala uno spettacolo schietto quanto semplice, immediato, senza nessun’altra pretesa se non quella di divertire il pubblico accorso per questo.

Certo l’effetto “villaggio vacanze” a volte è ben presente e sopratutto, per i non fan, la prima mezz’ora è divertente, fresca, solare ma alla lunga il ripetersi di modelli e movimenti lasci un po’ il tempo che trova.
Sul palco di Milano è apparsa anche Chiara con cui Mika ha duettato tra l’entusiasmo generale.

Domina il personaggio Mika

In sostanza è (almeno in parte) un concerto divertente (e non si può chieder che sia altrimenti) su cui domina il personaggio Mika. Se poi sia bravo o meno questo è secondario. Bravo Mika lo è sicuramente nel tenere e gestire il palco, nell’intrattenimento e nel falsetto. Ma é sufficiente per assistere ad un concerto musicale? Lo é nella misura in cui la musica é parte di un tutto, di uno spettacolo di un rito, di un momento di condivisione comune e di “appassionamento” (come direbbe Mika) verso un personaggio. E’ bello che personaggio e realtà coincidano Almenno ci piace pensarlo.

Concerto per fan (che sono tanti)


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