MARRACASH dà lezione a San Siro Recensione concerto e scaletta live Milano
MARRACASH
Recensione concerto e scaletta live Milano
MARRASTADI25
25 giugno 2025
Stadio San Siro
Milano
Recensione di Luca Trambusti
Voto 👏👏👏👏
Dopo Bibione, Napoli, Torino e prima di Roma e Messina, MARRACASH infila un doppio San Siro nella sua Milano, tutte date all’interno del suo tour “MarraStadi25”.
Per il suo esordio negli stadiMarracash mette in scena uno spettacolo impressionate, in cui musica, teatralità e concetti si tengono tra loro. La musica (suonata da una band) è una parte di un tutto, perché sul palco, addobbato come una cabina di regia di un sistema di computer (la “capsula” il suo alter ego con cui Marra “dialoga”), succedono molte cose, tante e differenti che raccontarle diventa difficile. Non manca nulla per fare spettacolo: ballerini/mimi con le loro coreografie, fiamme, fuochi d’artificio, visual, scenografia, luci, teatro con la recitazione e anche una citazione di Frankie Hi NGR.
C’è tutto Marracash

Fabio è un concentrato di energia, di potenza quasi rabbiosa, a tratti ipnotico, ma a momenti anche delicato e riflessivo, che attraverso i sei “atti” del concerto (vedi scaletta) ha una grande voglia di raccontare e raccontarsi, passando facilmente dall’io al noi, scavandosi anche dentro, mettendo in “piazza” il dualismo Marra /Fabio. E tutto questo il rapper della Barona lo fa conscio di aver raggiunto uno status tale da potersi permettere di fare lezione e regalare al suo pubblico uno sguardo tagliente e poetico sulla realtà.
“Che cazzo di emozione” lo dice chiaramente Marracash ma il livello spettacolare è tale che sembra non essere vero, ma è vero che quello che non manca è tutto il rituale e il “protocollo”, verbale, fisico, comunicativo e comportamentale che appartiene al mondo del rap e che Marra con la sua età (46 anni) e la sua esperienza riesce a rendere credibile. Ma soprattutto quello che non manca al protagonista della serata è la capacità di tenere il palco, che va oltre un consumato rituale, ha la grande capacità di tenere il pubblico in mano, di gestirlo e di accontentarlo. E dall’altra parte del palco le decine di migliaia che affollano lo stadio stanno alla sua “direzione”, lo accolgono, lo assecondano, soprattutto cantando incessantemente le canzoni, vecchie o nuove che siano.
Con lui Madame
Ad accompagnarlo sul palco, ospite fissa del tour Madame. I due cantano insieme su “Madame – L’anima” un brano “comune” pubblicato nel 2019 contenuto nell’album “Persona”. Madame torna poi sul palco più avanti per cantare da sola l’ottima e intensa (quasi deandreiana) “Per il tuo bene”, brano contenuto nel suo album “L’amore” del 2023 (quello uscito dopo il suo fortunato Sanremo).
Marracash mette in scena un concetto che innalza il livello di concerto rap, una formula originale, innovativa, portando il genere in un nuovo campo, in un ambito dove ciò che conta è la sostanza, che diventa anche spettacolo ed esagerazione, ma non “baracconata”, che non sfugge mai di mano e nella spettacolarità regala emozioni e stupore.
Il rap al livello superiore

Marracash mette sul piatto un tipo di rap che appartiene alla sua generazione e che non si limita alle facili rime e all’andamento ritmico marcato. Per Marra il rap è un grande strumento di comunicazione, qualcosa che lui usa per mettere gli ascoltatori di fronte al mondo, alle sue difficoltà, aprendo se stesso che diventa un io/noi/voi. E questo concerto con la sua narrazione da concept che corre tra emozioni, sentimenti, perplessità, crisi identitarie, visioni personali, diventa un terreno per tutti, sia il suo fedele pubblico sia per chi cerca qualcosa di spettacolare. Tutti sono accontentati.
“Mai più essere persi dentro noi stessi, i nostri dubbi, le nostre relazioni tossiche e insicurezze. La fuori c’è un mondo che sta bruciano, che richiede la nostra attenzione come collettività e non solo come individui.
Dobbiamo uscire da noi stessi dai nostri microcosmi, non possiamo guardare da un’altra parte perché è finita la pace”. È così che introduce “La pace è finita” (con il frammento di “Firenze (Canzone triste)” di Graziani.

Scaletta:
EGO
Power slap
Gli sbandati hanno perso
Vittima
Sport – I muscoli
Cliffhanger
G.o.a.t.
Body parts
MEMORIE
Bastavano le briciole
Noi
Factotum
Laurea ad honorem
Pentothal
DUBBI
Io
Dubbi
L’anima con Madame
Nemesi
Brivido
QUALCOSA IN CUI CREDERE
Qualcosa in cui credere
Crash
Loro
Quelli che non pensano
Cosplayer
Poco di buono
È finita la pace
Madame da sola: Per il tuo bene
L’AMORE
Crazy love
Crudelia
Niente canzoni d’amore
Mi sono innamorato di AI Lei
Bravi a cadere
RECONNECT
Nulla accade
∞ Love
Happy end
https://www.facebook.com/Marracash
MARRACASH Recensione concerto e scaletta live Milano San Siro
MARRACASH Recensione concerto e scaletta live Milano