ARRESTED DEVELOPMENT: una vera lezione di rap da delle leggende Recensione concerto live Milano
ARRESTED DEVELOPMENT
Recensione concerto
JAZZMI 2025
31 ottobre 2025
Santeria
Milano
Recensione di Giorgio Zito
Voto: 👏👏👏
Tornati con il nuovo album “Adult Contemporary Hip Hop”, gli ARRESTED DEVELOPMENT arrivano al caleidoscopicoJazzmidi Milano per una serata dedicata al rap delle origini, nella sua versione più raffinata e colta. Debitori tanto al soul quanto al funk, al reggae e al folk, gli Arrested Development sono stati dei veri innovatori del rap, creando un suono originale che ha fatto storia.


Sono la storia del rap
Nati più come collettivo artistico che come band, il gruppo di Atlanta guidato da Speech nell’occasione del concerto milanese ha dato prova di essere ancora ai vertici della scena rap, pur essendo passati più di trent’anni da quel loro disco esordio “3 Years, 5 Months and 2 Days in the Life Of…” che fece la storia del rap e dell’industria discografica, essendo stato il primo album rap a vincere un Grammy come Miglior Nuovo Artista. Consapevoli del passare del tempo e delle mode, con l’ironia che li contraddistingue hanno chiamato il nuovo album “Adult Contemporary Hip Hop”, forse anche per prendere le distanze dal rap contemporaneo.
Il pubblico che ha affollato Santeria Toscana pare purtroppo dare ragione al titolo del disco: l’età media sembra essere quella di chi era presente all’epoca del loro fantastico concerto al Rolling Stone di Milano il 7 settembre 1994: pochi i trentenni, assolutamente assenti i giovanissimi, cioè i maggiori fruitori del rap oggi. Ed è un peccato, perché avrebbero potuto assistere a una vera e propria lezione di rap fatta dai maestri del genere.
Tra i classici e le novità
La formazione sul palco vede una sezione ritmica (basso e batteria) precisa e potente, tastiere, due coriste che diventano anche voci soliste, One Love a voce e campionamenti, che in più di un’occasione ha dato prova di cosa vuol dire fare rap e freestyle, e il leader Speech.
Questa formazione, senza nessun particolare accorgimento scenografico, è riuscita a infondere energia positiva, facendo ballare e cantare il pubblico già dalle prime note. Ottimi i brani più recenti come “Classy”, e quelli del nuovo album, uno su tutti “Let’s Get On With It”, ma il pubblico si aspetta le canzoni dei primi dischi, che immancabilmente arrivano, a partire dal terzetto di “Give a Man a Fish”, “Raining Revolution” e “Fishin’ 4 Religion” proposte in sequenza a metà serata. “Ease My Mind” riesce a far muovere anche i più compassati tra il pubblico, con una versione che vede al suo interno citazioni di Bob Marley e della loro hit “People Everyday”, accolta con ovazione.


Edenergia positiva
Ma non è ancora il momento di chiudere il concerto, anzi, arrivano ora altri tre classici: l’inno “Tennessee”, forse il loro principale successo commerciale, la gioiosa “Mr. Wendal” e in chiusura la tanto attesa “People Everyday”, cantata in coro dal pubblico, che chiude la serata ancora con quella carica di energia positiva tipica della band di Atlanta.
I fondamentali del rap ci sono tutti
Quello degli Arrested Development è un rap che vede espressi ai massimi livelli le qualità che dovrebbero essere alla base del genere, cioè tecnica, originalità, consapevolezza, conoscenza delle radici (nella loro musica ci sono echi della storia della musica black, dal jazz al soul al funk, da Sly and the Family Stone a Herbie Hancock a Bob Marley), con un approccio personale mai scontato, proposto con estrema semplicità e una buona dose di ironia. E con l’umiltà propria dei grandi, Speech e One Love si fermano sul palco a fine concerto per salutare e stringere mani a tutti, ma proprio a tutti i presenti che si avvicinano al palco per un saluto. Davvero per loro si può utilizzare il temine “leggende”. Peccato per i tanti giovani rappers italiani che se li sono persi.
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