CALIBRO 35: abbattono le barriere Recensione concerto scaletta live Milano

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VOTO: 👏👏👏👏

Sono tante le sorprese che riserva il ricco cartellone dell’edizione 2025 della rassegna JazzMi che occupa le serate meneghine dal 22 ottobre al 9 novembre. Sono circa 200 gli appuntamenti in calendario che si “spalmano” sulla città in location consuete e in altre che invece aprono le porte espressamente per la manifestazione.

La location

Tra queste ultime Silos Armani, struttura dove raramente si è vista la musica e dove per l’occasione si sono esibiti i CALIBRO 35 in un concerto del tutto particolare (a partire dal fatto che fosse a ingresso gratuito). Un concerto logisticamente atipico che merita una dettagliata descrizione.

Silos Armani è una moderna costruzione di proprietà del marchio di moda che ha messo a disposizione della band il “silos” cioè una grande stanza rettangolare dal soffitto altissimo su tre livelli: il “parterre” e due piani ognuno con due balconate che si aprono sul lato corto del parallelepipedo, il cui accesso avviene su un’apertura posizionata sui due lati lunghi. Due ulteriori stanze, che contengono preziosi abiti dello stilista padrone di casa, si aprono sui lati corti del parterre.

Seduti per terra

Il pubblico (un centinaio di persone) prende posto seduto a terra su dei cuscini o ai piani superiori affacciandosi dalle 4 balconate o attaccato ai muri dei due lati lunghi della struttura.

A ognuno dei quattro angoli della stanza si posizionano i quattro musicisti dei Calibro 35, mentre fonico e staff tecnico sono in uno dei due spazi laterali. Quattro altoparlanti diffondono (in maniera egregia a parte il parlato finale di Gabrielli) il suono nella stanza. Ogni musicista è illuminato da un singolo faro, monocolore. Sugli alti muri del lato lungo scorrono (obbligando a guardare verso l’alto) le immagini che accompagnano le note.

La prima barriera abbattuta

Già qui c’è una prima barriera abbattuta: quella della classica struttura fisica band/pubblico, due entità divise e più o meno “lontane”. Per l’occasione band e pubblico condividono lo stesso spazio, non c’è più quella separazione e lontananza fisica tra i due protagonisti del concerto. Chi scrive ad esempio era attaccato al bassista, potevo vedere le sue gocce di sudore, sentire il rumore delle dita sulle corde. Esperienza unica che non è dato di vivere ad ogni concerto. Manca piuttosto una “visione d’insieme” ma lo sguardo dell’ascoltatore si ferma su uno dei musicisti, lo segue per poi liberamente passare all’osservazione di un altro, senza vivere “la band” come unico elemento.

In questo contesto ambientale ben si adatta la musica dei Calibro 35, quattro virtuosi musicisti che hanno saputo creare una precisa formula artistica, ricca e variegata, che riporta ad un immaginario cinematografico. Una musica strumentale che tra ritmi e grandi dinamiche accompagna il pubblico in un viaggio che diventa film, una pellicola liberamente costruita ognuno nella sua mente e fantasia, una storia personale ispirata dalle musiche.

In frantumi la barriera artistica

E anche in questo caso, dal punto di vista artistico, un’altra barriera cade: quella tra musica e immagini, tra realtà e immaginazione, ma anche tutte le barriere stilistiche sono invisibili e superabili per i quattro. Mischiano con grande abilità da esperti barman un cocktail in cui gli ingredienti sono jazz, funk, soul, pop, disco, rock e tanti altri piccoli elementi che rendono vincente ed avvincente la loro proposta.

I loro virtuosismi sono funzionali a quanto ci “raccontano” e contribuiscono a creare quel calore che non sempre arriva se e quando le doti tecniche superano il fattore emotivo o il calore dell’anima.

Le soundtrack di film immaginari

Così tra musiche che rimandano alle pellicole dei “poliziotteschi”, a quelle di fantascienza, ai thriller/horror, al mondo fantasy, ma anche a Gassman che viene omaggiato con immagini dai suoi film che scorrono sulle pareti, il mondo sonoro di riferimento è quello dei ’60/’70, le colonne sonore del periodo, ma attualizzato e “svecchiato”.

Calibro 35 tra musica e immagini (emozionanti quelle della storica partita Italia Germania, il famoso 4-3, divertenti quelle di Nautilus), regalano uno spettacolo di un’ora di grande intensità, divertente, ritmato ma allo stesso tempo molto “serio”. Non certo una sorpresa ma piuttosto una conferma che avviene in un contesto molto particolare e di grande impatto.

Scaletta

Intro
Mescaline
Chameleon
Pied de Poule
Universe 10 dimensions
Gassman
Gatto a Nove Code
Ascensore Per L’Inferno
Nautilus
Harlem Nocturne
Twang
Vitamin C
Chaser
Calibro 35
Discomania
Notte in Bovisa


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