POPPY: il suo tour fa tappa a Milano
POPPY
La cantante arriverà a Milano a marzo 2026
Arriva in Italia POPPYcon un unico appuntamento mercoledì 18 marzo 2026 all’Alcatraz di Milano. Il 23 ottobre, l’artista ha pubblicato il suo nuovo singolo “Unravel”, prodotto da Jordan Fish (ex membro dei Bring Me The Horizion).
I titolari di carta Mastercard avranno accesso prioritario ai biglietti a partire dalle ore 10:00 di martedì 28 ottobre. Scopri di più su www.priceless.com/music. I biglietti saranno disponibili in anteprima per gli utenti My Live Nation dalle ore 10:00 di giovedì 30 ottobre. Per accedere alla presale basterà registrarsi gratuitamente su www.livenation.it. La vendita generale dei biglietti sarà aperta a partire dalle ore 10:00 di venerdì 31 ottobre su www.ticketmaster.it, www.ticketone.it e www.vivaticket.com.
In “Unravel” Poppy si spinge in profondità nel dubbio e nell’introspezione, proponendo uno dei brani più intensi e intimamente personali della sua carriera. Il singolo rappresenta la sua prima pubblicazione solista dopo l’album “Negative Spaces” (2024), e arriva a poche settimane dalla potente collaborazione “End Of You” con Courtney LaPlante e Amy Lee.
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Poppy viene ritratta come un’artista eclettica e in continua metamorfosi, la cui “spinta creativa insaziabile” le ha permesso di attraversare e fondere molteplici ambiti dell’arte e della musica. Dalla performance di arte concettuale alla regia di video, passando per la stesura di graphic novel di fantascienza, la sua carriera è caratterizzata da una costante volontà di superare generi e convenzioni: nulla le è proibito e ogni progetto svela una diversa sfaccettatura della sua visione visionaria.
Il successo discografico e il riconoscimento critico sottolineano questa unicità. La nomination ai GRAMMY del 2021 per Best Metal Performance con “BLOODMONEY” è stata storica, la prima volta in cui una donna solista veniva candidata in quella categoria; nel 2025 Poppy ha ottenuto una seconda nomination nella stessa categoria grazie alla collaborazione con i Knocked Loose in “Suffocate”. Questi riconoscimenti enfatizzano la sua capacità di operare con credibilità anche in ambiti musicali estremi come il metal.
Musicalmente, Poppy si distingue per un’estrema versatilità: il suo repertorio spazia dal metal più aggressivo al bubblegum pop anni ’60, dal trap-pop al grunge-punk. Le sue collaborazioni con band e artisti di vario profilo — tra cui Bad Omens (“V.A.N.”), Knocked Loose (“Suffocate”), Babymetal (“from me to u”) e più recentemente Amy Lee e Courtney LaPlante dei Spiritbox per “End of You” — evidenziano come sappia muoversi agevolmente tra scene diverse, mantenendo un’identità riconoscibile.
Sul fronte live, le tournée con 30 Seconds to Mars, Avenged Sevenfold e Babymetal testimoniano la sua capacità di calcare palchi molto diversi e di confrontarsi con pubblici eterogenei, mantenendo alta l’attenzione dei fan, sempre curiosi di scoprire la sua prossima mossa. Il suo trasformismo, paragonato a quello di un camaleonte, è presentato come una risorsa che tiene viva la suspense attorno alla sua opera artistica.
Poppy si prepara ora a una nuova era con l’uscita del suo quinto album completo e multiversale, Negative Spaces. Il disco prosegue l’esplorazione iniziata con il singolo industrial brillante e tagliente “new way out” e vede la collaborazione con il produttore Jordan Fish (ex-Bring Me the Horizon). Negative Spaces attraversa diversi paesaggi sonori: dal pop delicato di “yesterday”, alle urla intense di “have you had enough”, fino al retro-futurismo sintetico anni ’80 di “crystallized” e al pop-punk energico dei primi anni Duemila nella traccia omonima “Negative Spaces”.
In sintesi, il testo delinea Poppy come un’artista poliedrica e provocatoria, capace di ridefinire culture e confini artistici attraverso sperimentazioni costanti, collaborazioni trasversali e un catalogo che non teme contrasti estremi. La sua eredità viene costruita una canzone alla volta, con la convinzione che l’ispirazione più autentica risieda negli spazi marginali e inesplorati — nei cosiddetti “spazi negativi” — dove continua a cercare nuove direzioni creative.
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