OFFLAGA DISCO PAX il tempo è passato senza passare Recensione concerto scaletta live Milano
OFFLAGA DISCO PAX
Recensione concerto scaletta live
Vent’anni di Socialismo Tascabile
08 ottobre 2025
Alcatraz
Milano
Recensione di Luca Trambusti
Voto: 👏👏👏
Lo scorso settembre a Milano Giove Pluvio aveva impedito la chiusura del tour celebrativo degli OFFLAGA DISCO PAX e così la band di Reggio Emilia ha dovuto aspettare un mese per poter terminare il proprio lavoro nel capoluogo lombardo, trasferendosi dal prestigioso cortile del Castello Sforzesco a uno dei più noti e ampi club in città, l’Alcatraz.
La riproposta dell’esordio
Con il concerto di Milano il trio, poi diventato duo e ora ritornato nella line up numericamente originale, ha chiuso il tour celebrativo per i 20 anni di “Socialismo Tascabile (Prove Tecniche di Trasmissione)”, il loro disco d’esordio, uscito nel 2005, due anni dopo la nascita del trio.
“Vent’anni di Socialismo Tascabile”, questo il nome del tour, ha visto la band tornare sul palco dopo lo scioglimento avvenuto undici anni fa a seguito della prematura scomparsa di Enrico Fontanelli, avvenuta il 4 aprile 2014. Con l’occasione la band si è impegnata nel tour indoor con 14 sold out su 16 date annunciate, seguito da una serie di tappe estive che hanno attraversato la penisola.
Il sostituto di Fontanelli
Per l’occasione a sostituire sul palco il compianto Enrico Fontanelli (classe 1977 basso, elettrotecniche, premeditazioni grafiche, pensiero debole), Daniele Carretti (chitarre, basso, piano e mutuo quinquennale) e Max Collini (classe 1967 voce, testi, ideologia a bassa intensità) hanno chiamato il polistrumentista reggiano Mattia Ferrarini. Ed è con questa formazione che hanno riletto il disco del 2005.
“Celebriamo il disco che ci ha cambiato la vita e ci ha reso gli adulti consapevoli che siamo adesso, hanno affermato gli Offlaga Disco Pax in occasione della partenza del tour “Ognuno di noi due in questi dieci anni di separazione ha elaborato gli eventi come ha potuto, ma non siamo mai riusciti a lasciarci alle spalle definitivamente quelle canzoni, che sono pezzi di noi stessi. Enrico compreso. Enrico soprattutto. Sarà bello ritrovarsi e permettere anche a chi a quel tempo ci ha solo sfiorati (per questioni anagrafiche o per distrazione) di ascoltare dal vivo brani che ha amato allora o scoperto solo dopo che tutto si era compiuto. Tenteremo, ancora una volta, la presa della Bastiglia del nostro cuore bambino.”
Un disco attuale
“Socialismo Tascabile (Prove Tecniche di Trasmissione)” fu (ed è) un album sorprendente, quello che si potrebbe definire un vero successo. Alla prima versione hanno fatto seguito le classiche ristampe, in cd e in vinile, ma quello che è straordinario è la quantità di ascolti sulle piattaforme streaming che ancora oggi raccoglie, superando così la barriera del tempo e dello strumento di ascolto, ma soprattutto conservando una sua attualità.

Con queste premesse, nella data in cui sarebbe caduto il 48esimo compleanno di Fontanelli, gli ODP approdano al club milanese ben affollato (soddisfatto Max Collini commenta la cosa con Dente in platea pochi minuti prima di salire sul palco). Si capisce subito che è un concerto “generazionale”, a cui il pubblico, allora ventenne e più, non poteva certo mancare. Ma quello che manca nell’ora e mezzo di esibizione è il sapore nostalgico dell’operazione.
“Socialismo Tascabile (Prove Tecniche di Trasmissione)” resta ad oggi, con i dovuti aggiustamenti, un disco attuale (per la platea), in cui le storie narrate su una base musicale essenziale sono storie scritte ieri ma ancora piene dell’oggi, di provincia ma universali e tutto sommato, anche se non direttamente, intrise in quell’humus politico che era l’Emilia.
Nel raccontare, introdurre o chiudere queste storie anche momenti divertenti come il racconto del reincontro, avvenuto anni dopo, con la vigilessa Morgana, protagonista di “Dove ho messo la Golf?“
Buon compleanno Enrico
Dal palco i tre ripropongono per intero il disco d’esordio e aggiungono qualche brano proveniente dal resto della loro produzione: “Bachelite” (2008) (tre brani) e “Gioco di società” (2012) (due brani) più l’immancabile cover di “Allarme” dei CCCP (“il tributo ai nostri antenati”).
Un momento di commozione (vera) per la band arriva sull’intro di “Sensibile” quando al termine della parte strumentale ricordano il compagno scomparso, che già avevano citato in “Cinnamon” (“A Enrico Fontanelli e a tutti i compagni caduti occorrerebbe dedicare una piazza di fronte a un centro commerciale” declama Collini in chiusura del pezzo). Ovviamente all’intenso ricordo si aggiunge anche il pubblico, che dedica allo scomparso artista un lunghissimo e sentito applauso. Attacca poi “Sensibile”, brano (da “Bachelite”) ispirato da Giusva Fioravanti e Francesca Mambro, due terroristi neri (e coppia nella vita) coinvolti in attentati neofascisti degli anni ’70.
Elettronica e altro
Se le storie narrate nei testi sono immutate, diversi sono gli arrangiamenti che vivono su una forte base elettronica che dialoga con una chitarra elettrica. “Khmer rossa” diventa un martellante valzerino elettronico, si può anche ballare (su “Enver”) e la ripetitività, a volte ossessiva, porta con sé una rarefatta atmosfera ipnotica. Ovviamente essendo la parte cantata assente sostituita dal declamare di Collini (che sicuramente deve qualcosa a Ferretti) le linee melodiche sono a carico della musica.
Un ventennio positivo
“Vent’anni di Socialismo Tascabile” è un concerto su cui aleggia la presenza di Fontanelli che però non avvolge con il suo sudario lo show (in realtà non esiste parte spettacolare/produttiva). Collini e Carretti (coadiuvati da Ferrarini) fanno il loro, mettono mani ad un progetto di 20 anni fa e lo rendono attuale senza snaturarlo, regalando al pubblico le stesse sensazioni ed emozioni, come se un ventennio (in questo caso solo temporale) fosse passato senza essere passato.
Scaletta

Kappler
Cinnamon
Khmer rossa
Parlo da solo
Tono metallico standard
Sensibile
Dove ho messo la Golf?
Tatranky
Enver
Allarme (CCCP – Fedeli alla linea cover)
Piccola Pietroburgo
Onomastica
Encore:
Piccola storia ultras
Robespierre
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