MORRISSEY: un ritorno che vale la pena Recensione live e scaletta concerto 2025
MORRISSEY
Recensione live e scaletta concerto
Tener-a-mente Festival
23 luglio 2025
Anfiteatro del Vittoriale
Gardone Riviera (Brescia)
Recensione e foto: Giorgio Zito
Voto: 👏👏👏👏
C’era molta attesa e anche molta apprensione, per il ritorno di MORRISSEY in Italia. Un po’ per le tante date cancellate prima delle cinque italiane, e un po’ anche per il tempo, che ha minacciato temporali per tutta la serata, e su cui lui stesso scherza durante il concerto (“secondo la radio adesso sta piovendo”). E invece alla fine è andato tutto bene.
Ancora in Italia … nonostante tutto
Salito sul palco poco dopo le 21, Morrissey ha dimostrato subito di essere in ottima forma, e soprattutto molto contento del suo ritorno nel nostro paese (“I’m proud to be here” sono le prime parole rivolte al pubblico) dopo il noto diverbio con i vigili urbani di Roma in seguito al quale promise che non avrebbe mai più cantato in Italia. E invece durante la serata esprimerà più volte il suo apprezzamento per il pubblico italiano, chiedendo a fine concerto a ogni musicista della band di rivolgere il proprio personale saluto e ringraziamento.

Sostenuto da un’ottima band, precisa e compatta, con un suono che ha saputo farsi tanto duro e rock quanto dolce e melodico, Morrissey è partito subito col piede giusto per accattivarsi il plauso del pubblico, con due brani dal repertorio degli Smiths alternati a due classici del suo canzoniere da solista, tra le ovvie acclamazioni dei fans già in piedi sotto il palco ben prima del suo ingresso, nonostante security e parte del pubblico in platea chiedessero di rimanere seduti (ma onestamente, come si fa a guardare un concerto di Morrissey da seduti?)
La partenza è bruciante
Così si parte con “Shoplifters of the World Unite”, uno dei tanti capolavori degli Smiths, seguita dalla bellissima “You’re the One for Me”, “Fatty” e sarebbe bastato questo inizio per giustificare la presenza qui stasera rischiando tempeste e annullamenti dell’ultima ora. Se non fosse che subito dopo arriva “How Soon Is Now?”, annunciata con la frase “sexual neglect produce the best poetry” e si resta senza parole davanti a tanta bellezza, ammaliati dall’intensità della sua poesia e dal suo carisma. E con la seguente “Suedehead” il pubblico è definitivamente conquistato.
Da qui in poi sarà un percorso emotivo tra alcuni dei brani più belli del suo repertorio, da quelli più rock come “All You Need Is Me” alle ballate più lente e intime come “Please, Please, Please Let Me Get What I Want” e soprattutto la splendida “I Know It’s Over” ancora dal repertorio degli Smiths.
Preceduta da un lungo intro al piano, infine arriva anche “Everyday Is Like Sunday”, forse uno dei brani più attesi e coinvolgenti di un concerto quasi perfetto per scelta della scaletta, in cui Morrissey ha utilizzato lo schermo alle sue spalle non solo per accompagnare le canzoni, ma anche per raccontare il suo pantheon: così se su“Rebels Without Applause” appare l’immagine di David Bowie, prima del concerto, tra Clash e New York Dolls c’è stato spazio anche per l’Italia, con filmati d’epoca di Rita Pavone e Massimo Ranieri.
Anche il bis è emozione pura
Si chiude con “I Will See You in Far-Off Places”, dolce e cattiva ad un tempo, un pugno di ferro in un guanto di velluto. Qualche minuto e la band torna sul palco per un solo bis, ma di quelli che pesano: una versione intensa di “Last Night I Dreamt That Somebody Loved Me”. Nessuno tra il pubblico insiste a chiedere altro, il carico di emozioni è stato sufficiente così.
Si esce dal bellissimo anfiteatro del Vittoriale nell’aria fresca di Gardone Riviera, affollando bar, ristoranti e gelaterie ancora aperte, con la certezza che, nonostante tutti i difetti che può avere Morrissey, i suoi concerti restano sempre un’esperienza emotiva che vale la pena di essere vissuta.
Scaletta:

Shoplifters of the World Unite (The Smiths)
You’re the One for Me, Fatty
How Soon Is Now? (The Smiths)
Suedehead
All You Need Is Me
One Day Goodbye Will Be Farewell
Rebels Without Applause
I Wish You Lonely
Please, Please, Please Let Me Get What I Want (The Smiths)
Istanbul
I Know It’s Over (The Smiths)
Life Is a Pigsty
Everyday Is Like Sunday
The Loop
Sure Enough, the Telephone Rings
All the Lazy Dykes
Jack the Ripper
I Will See You in Far-Off Places
bis:
Last Night I Dreamt That Somebody Loved Me (The Smiths)
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