EUGENIO FINARDI: sempre appassionante Recensione concerto e scaletta live Milano

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Voto: 👏👏👏

Dopo l’uscita di “Tutto” il suo ultimo (forse in tutti i sensi) album EUGENIO FINARDIè partito per un tour antologico che arriva a 50 anni dal suo esordio discografico (“Non gettate alcun oggetto dal finestrino”).

La serie di concerti che sta portando in giro per l’Italia ha fatto tappa anche nella sua Milano, che lo ha visto esibirsi nel cortile del Castello Sforzesco, nell’ambito degli eventi estivi che si tengono in questa ammaliante location.

Musica e scaletta

Per ripercorrere il suo cammino artistico Finardi fa delle scelte ben precise in termini musicali e nella scaletta (dalla quale esclude l’album d’esordio e molti altri della sua lunga discografia) e che ovviamente pesca anche dall’intenso ultimo disco, che, in verità, rende più nella versione in studio che nell’ambito live.

Dal punto di vista sonoro tutto è molto pacato, quasi rallentato, i suoni sono delicati solo in alcuni casi la chitarra, affidata alle dita di “Giuvazza” (che è per lo più protagonista) spinge sul volume. Volutamente Eugenio crea un’atmosfera intima, un momento raccolto, quasi colloquiale a cui si uniscono pure i racconti che introducono, anche in maniera divertente e divertita, le canzoni, che le contestualizzano. L’ambiente è rilassato e Finardi appare quasi “svagato” dimenticando in più occasioni i testi, non solo sulle nuove canzoni ma pure quello di “Extraterrestre”. Una tale atmosfera, una scelta sonora precisa non penalizzano il concerto, anzi lo adattano molto alla situazione in cui si volge, alla location, al contesto e al momento che sta vivendo l’artista. Sul palco con lui il chitarrista, un tastierista (Maximilian Agostini)e un batterista (Claudio Arfinengo) ai quali si aggiunge in alcuni brani Paolo Costa, lo storico bassista del cantautore milanese.

I figli e il genitore

Per quanto riguarda la scaletta si procede a blocchi. Nel primo si canta d’amore con una manciata di canzoni a tema, declinandolo e raccontandolo in varie forme. Seguono poi tre brani del nuovo album dove il protagonista è il “tempo” e il suo scorrere. Sempre esplorando il nuovo album arriva l’angolo “familiare”. Sulle note di “Francesca sogna” (un brano dedicato ai giovani e una in particolare) Finardi viene raggiunto per duettare da Pixel, che è sua figlia, la terzogenita. “Pixel – spiega il padre – è il nome d’arte che ha scelto, ma è anche il suo nome. All’anagrafe è Francesca Vittoria, Pixel, con la virgola altrimenti sarebbe entrato nel codice fiscale.” La figlia resta sul palco anche per il successivo brano, sempre a tema sulle nuove generazioni.

A proseguire la saga familiare e filiale arriva “Cucciolo d’uomo” un brano pubblicato nel 1991 e dedicato al secondogenito Emanuele scritto alla sua nascita. Da ricordare che “Le ragazze di Osaka”, fatto a inizio concerto è invece ispirato e dedicato alla primogenita Elettra, affetta da sindrome di down e con il quale l’artista milanese ha un rapporto dolcissimo. Sempre in ambito familiare in precedenza, sempre nel blocco dedicato all’amore, aveva cantato “Patrizia”, brano dedicato alla sua prima moglie.

Se “Cucciolo d’uomo” risale al 1991 in tutto questi anni Finardi non ha mai smesso d’interrogarsi sul ruolo del padre e quella che è la sua idea attuale idea, da over settantenne, la espone in “La battaglia”, brano estratto da “Tutto” il suo recente disco.

Intervallato da un medley acustico (in cui risale nel tempo) arriva il blocco delle hit, dei brani da cantare in un momento liberatorio. Ecco allora la versione de “La radio”, che perde la sua carica country folk e il violino adeguandosi all’atmosfera generale del concerto. Più “tirate” (rispetto al resto dello show) restano invece “La musica ribelle” e “Extraterrestre”.

Per il ritorno in scena Finardi punta ancora sul nuovo disco con due brani: l’intensissima “La facoltà dello stupore” un brano magnetico, di grande impatto emotivo e melodico in cui s’interroga sulla forza del sentimento amoroso all’età dell’autore. Un momento da pelle d’oca. E la forza emotiva resta anche sul successivo e conclusivo brano (che si chiude bruscamente con il buio in scena).

Il rock d’impatto resta sullo sfondo

Quello che Finardi sta portando in giro è un concerto che lo allontana dal suo mondo rock, ma rappresenta un ennesimo tassello della sua poliedrica carriera. Eugenio in tanti anni è stato capace di passare dal rock, anche duro o mischiato con molte altre cose, al blues, toccando il pop e il fado per arrivare alla canzone d’autore più pura. Di certo e questo live lo dimostra, mette sempre al centro la passione, la “bellezza” e la cura degli arrangiamenti.

Per l’occasione sembra (su disco e live) un Finardi che fa bilanci, che ricorda ma è ancora capace di guardare con ottimismo al presente e al futuro. Un Finardi sempre appassionante.

Scaletta

La forza dell’amore
Le ragazze di Osaka
Dolce Italia
Non è nel cuore
Un uomo
Patrizia
Futuro (con Paolo Costa)
Bernoulli (con Paolo Costa)
Tanto tempo fa (con Paolo Costa)
Francesca sogna (con Pixel e Paolo Costa)
I venti della luna (con Pixel e Paolo Costa)
Mio cucciolo d’uomo
La battaglia
Suite Acustica (Katia/La canzone dell’acqua/Oggi ho imparato a volare/Non diventare grande mai)
La radio
Musica ribelle (con Paolo Costa)
Extraterrestre (con Paolo Costa)

Encore
La facoltà dello stupore
La mano di uno che sa

Il tour

4 luglio – Fezzano (La Spezia), Artigliè Festival
5 luglio – Loano (Savona), Piazza Italia
9 luglio – Milano, Castello Sforzesco

10 luglio – Ragusa (Ragusa), Sagrato d’Autore
25 luglio – Segesta (Trapani), Segesta Teatro Festival
27 luglio – Ledro (Trento), Festival delle Palafitte
28 luglio – Bormio (Sondrio), Piazza del Kuerk, La Milanesiana, ideata e diretta da Elisabetta SgarbiVoce Umana
30 luglio – Canale d’Alba (Cuneo), Piazza Italia
31 luglio – Livorno, Effetto Venezia Festival
2 agosto – Jesi (Ancona), Festival Pergolesi Spontini
4 agosto – Scarlino (Grosseto) – Acoustic duo
11 agosto 2025 – Binari (Sassari), Piazza Umberto I
19 agosto 2025 – Castellana Grotte (Bari), Piazza Garibaldi
27 agosto 2025 – Arcidosso (Grosseto), Piazza della Riconciliazione
28 agosto 2025 – Gubbio (Perugia), Gubbio Doc Fest
7 settembre 2025 – Monopoli (Bari), Piazza XX Settembre, Festival Ritratti
8 settembre 2025 – Soleto (Lecce), XXV Festival Concerti del Chiostro – Acoustic duo

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