AFTERHOURS: quando si canta con affetto Recensione concerto e scaletta live Milano

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Voto: 👏👏👏👏

Doveva essere la serata perfetta per gli AFTERHOURS; gli ingredienti c’erano tutti: tornavano sulle scene, tornavano nella loro Milano e celebravano un disco epico. Ma nessuno aveva messo in campo l’ipotesi che il maltempo dei giorni scorsi avrebbe potuto (in parte) rovinare la festa. Da tempo Milano era nella morsa del caldo, così come tutta Italia, poi a quei giorni torridi hanno fatto seguito tre forti temporali che hanno dimezzato la temperatura. E tanto è bastato per “fottere” la voce a Manuel Agnelli. Una disgrazia che pur con mille difficoltà non ha impedito al frontman della rock band di essere al suo posto per quanto “dimezzato”.

La celebrazione di “Ballate per piccole iene”

Cogliendo l’occasione dei 20 anni dall’uscita del disco “Ballate per piccole iene” (festeggiati con una ristampa rimasterizzata del disco) gli Afterhours (nella formazione che ha registrato l’album) sono tornati insieme per un tour in cui hanno riproposto quel disco e ripercorso il loro percorso artistico.

Quello che portano in giro Manuel Agnelli, Giorgio Prette (“mio fratello” come lo presenta Manuel), Dario Ciffo, Andrea Viti e Giacomo Rossetti è, al netto del problema alla voce del cantante, un concerto vitale, pieno di energia e di passione.

Quattro atti

Lo show è diviso in quattro parti, ognuna separata da un’uscita di scena della band. La prima è la riproposizione integrale del disco “Ballate per piccole iene”, di cui vengono risuonate (nello stesso ordine del disco) tutte le 10 tracce. A Milano è saltata “Male in polvere”.

Sin da subito si capisce che qualcosa non va, ma dopo “Ballata per la mia piccola iena” è lo stesso Manuel a spiegare il suo problema chiedendo aiuto al pubblico, invitandolo a sostituirsi a lui, che da parte sua vuole portare a termine il concerto e farà di tutto perché questo succeda. E così sarà, tra Manuel che non si risparmia (mettendoci anche qualche urlo), con il supporto di Dario Ciffo che oltre a violino e piano si fa carico di alcune parti vocali. Ma sarà il supporto del pubblico che canta tutte le canzoni, sostituendosi al cantante, a rendere straniante ma emozionante tutta la serata. E così la forza emotiva di quel disco, a sua intensità si accentua ancor più dimostrando anche quale sia l’affetto del pubblico verso la band.

AFTERHOURS live Milano carroponte 8 luglio 2025

Terminata la riproposizione del disco gli After affondano le mani nel repertorio da “Germi” sino a “Padania” ripercorrendo le tappe fatte di canzoni divenute simbolo del rock italiano, il tutto sempre in un contesto collaborativo e di complicità con il pubblico.

S’inizia con una cadenzata versione de “La canzone di Marinella” accolta bene dal pubblico e poi si va alle origini, mettendo a dura prova la voce di Manuel (salta “Germi”), per chiudere la seconda parte con una corale versione di “Quello che non c’è” passando per l’urlo devastante di “Dea”.

Un pensiero per la Palestina

C’è anche l’occasione per ricordare la situazione nel Medio Oriente, con il dramma dei palestinesi. Manuel diceDobbiamo fare più pressione per la Palestina. Dobbiamo scendere in strada, farci vedere e sentire. Non dobbiamo essere la generazione che si è voltata dall’altra parte” raccogliendo il lungo applauso del Carroponte.

Dopo la seconda uscita la band torna in scena per un’altra manciata di brani storici che includono la lunghissima versione di “Bye Bye Bombay” con un interminabile assolo di chitarra con Manuel che si agita sul palco.

La quarta e ultima parte del concerto è affidata a due brani immancabili, questi sì veramente affidati al coro del pubblico. Non è un Karaoke, ma una vera esecuzione pubblica, collettiva, appassionante e appassionata di quello che il frontman descrive come “Il concerto senza voce più divertente che ho fatto” e durante tutta la serata non ha mai smesso di ringraziare più volte il pubblico e il supporto datogli. E arriva all’ultima strizzata della gola con grande fatica ma tanta passione sulle note di “Voglio una pelle splendida”

Non tutto il male vien per nuocere

Il problema alla voce ha inequivocabilmente segnato il concerto ma lo ha fatto nel male ma anche nel bene. Sentire Manuel con quella poca voce dare il massimo è stato commovente, come emozionante è stato sentire i cori che lo supportavano in un’empatia contagiosa e carica di affetto.

Un’occasione unica quella di Milano che ha permesso anche alla band di ritrovare alla grande l’affetto del suo pubblico, di capire che gli Afterhours sono mancati ma sono ancora vivi nei cuori dei fan e non solo.

Un plauso va a Manuel che ha voluto ed è riuscito a portare a termine un concerto difficile. Lo ha fatto con passione, calore e sofferenza, senza mai risparmiarsi in una grande performance non tanto tecnica quanto di cuore.

Un concerto emotivamente forte così come lo è l’impatto sonoro dello show, che musicalmente passa dalle aperture melodiche alle sciabolate di chitarra nella riproposizione di “Ballate per piccole iene” per poi abbandonarsi al rock, ma mai privo di melodie, delle restanti parti del concerto.

Ben ritrovati… ma mi raccomando risentiamoci, non perdiamoci di nuovo di vista!!! Rivederci di nuovo sarebbe bello.

AFTERHOURS
Recensione concerto e scaletta live Milano carroponte 8 luglio 2025

Scaletta

Parte I – “Ballate per piccole iene”:

La sottile linea bianca
Ballata per la mia piccola iena
È la fine la più importante
Ci sono molti modi
La vedova bianca
Carne fresca
Chissà com’è
Il sangue di Giuda
Il compleanno di Andrea

Parte II:
La canzone di Marinella (cover di Fabrizio De André)
Strategie
Lasciami leccare l’adrenalina
Dea
La verità che ricordavo
Male di miele
Quello che non c’è

Parte III:
Non si esce vivi dagli anni ’80
Padania
Bye Bye Bombay

Parte IV:
Non è per sempre
Voglio una pelle splendida

https://www.facebook.com/afterhours


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