SHAME in Italia nel 2025 con il nuovo disco
SHAME
La band britannica arriva in Italia a novembre 2025 per presentare il nuovo album “Cutthroat”
Il ritorno live in Italia nel 2025 per gli SHAME, la post-punk del Regno Unito, è l’occasione per presentare il nuovo disco e arriva dopo le date estive in supporto ai Fontaines D.C. e le esibizioni al Firenze Rocks, al Monitor Festival di Torino e al Color Fest di Lamezia Terme (CZ).
L’appuntamento con la band che presenterà dal vivo “Cutthroat”, il nuovo album in uscita è fissato per
Lunedì 3 Novembre 2025 Magazzini Generali – Milano
Biglietti disponibili:
– per gli iscritti a Comcerto Family e My LiveNation dalle ore 11 di giovedì 5 giugno
– in vendita generale su Ticketmaster e Ticketone dalle ore 10 di venerdì 6 giugno
Prodotto dal celebre John Congleton (St. Vincent, Angel Olsen), il prossimo disco segna un nuovo inizio per la band londinese: feroce, diretto, viscerale.
“Cutthroat è un viaggio ad alta velocità. È fame, desiderio, rabbia. È l’istinto puro, senza filtri. È chi arriva alla festa senza invito. È il suono di chi non ha nulla da perdere e decide di alzare la voce.” dicono gli SHAME
La band – formata da Charlie Steen, Sean Coyle-Smith, Eddie Green, Josh Finerty e Charlie Forbes – si spinge oltre i confini del post-punk che li ha resi celebri, mescolando elettronica, rockabilly, country e synth-pop in un caleidoscopio sonoro che riflette la complessità del presente.
“Cutthroat” è anche un affondo satirico e crudo sulla società contemporanea: conflitti, corruzione, desiderio, ipocrisia. Shame affronta tutto questo con la solita ironia tagliente e senza compromessi, giocando con paradossi e provocazioni.
Il singolo omonimo “Cutthroat” è una bomba di energia racchiusa in tre minuti: un brano da dancefloor indie carico di attitudine e sarcasmo. Segue “Spartak”, con sfumature americane e critica al conformismo sociale. In “Lampião”, Steen canta in portoghese la storia del celebre bandito brasiliano, in una sorta di moderna ballata folk.
Il disco si chiude con “Axis of Evil”, un brano magnetico che guarda ai Depeche Mode e apre nuovi scenari per la band.
“I nostri concerti non sono arte performativa. Sono reali. Crudi. Confrontazionali. Questo siamo noi.” – Charlie Steen
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